Tutti i migranti, tra pakistani, siriani, egiziani e bengalesi, giunti al Porto di Roccella Jonica sono di sesso maschile. Tra essi circa 100 sono minori molti dei quali non accompagnati. Prima di essere soccorsi, trasbordati sulle motovedette della Guardia Costiera di Roccella Jonica e condotti in sicurezza fin dentro il porto, i migranti si trovavano a bordo di un peschereccio di circa 20 metri localizzato al largo della costa della Locride.

Dopo lo sbarco, i profughi sono stati sottoposti a visita medica e successivamente, su disposizione della Prefettura di Reggio Calabria, momentaneamente sistemati in una tensostruttura realizzata tempo fa all’interno del Porto roccellese e gestita dai volontari della Croce Rossa, della Protezione Civile e da una equipe di Medici senza frontiere. Con lo sbarco di oggi è salito a 9 il numero degli “arrivi” di profughi, nel solo Porto di Roccella, nel 2023, per un totale di circa 1.500 migranti.

Uno dei migranti, un cittadino pakistano di circa 35 anni, è deceduto durante il viaggio in mare. Quando i militari della Guardia Costiera sono intervenuti in mare, a circa 10 miglia di distanza dalla costa della Calabria, per soccorrere i migranti che si trovavano ammassati in un vecchio peschereccio partito dalla Libia circa 4 giorni, il cittadino pakistano era già morto. La Procura di Locri ha posto sotto sequestro la salma e disposto l’esame autoptico.

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