Cosi su fb il sindaco Vittorio Zito

Si è chiusa la 39esima edizione del Festival Jazz. Quel Festival che stava morendo e che alcuni volenterosi hanno prima soccorso, poi difeso con le unghie ed infine rimesso completamente in carreggiata. Tutto questo e’ stato possibile per molti motivi. Per una direzione artistica unica e straordinaria in grado di moltiplicare il valore del budget che abbiamo (che è ridicolo se paragonato ad altri festival di uguale caratura). Per una organizzazione tecnica che è tornata a Roccella ed è guidata da nuove e fresche professionalità che si spendono oltre l’immaginabile perché tutto funzioni. E per una straordinaria ed efficiente organizzazione amministrativa assunta in prima persona dal nostro Comune.
Io ho avuto modo di viverlo in prima persona quello che è successo in questi anni. E devo testimoniare che se siamo alle soglie del 40esimo è grazie all’impegno di un gruppo di persone che lavorano con straordinaria passione, regalandoci la possibilità di ascoltare ottima musica, facendo parlare di Roccella nel mondo.
Per questo credo che loro, piu’ di chiunque altro, hanno dimostrato di onorare la memoria di chi questo Festival lo ha fondato.
Più di qualsiasi altro solone e censore. Per cui a tutti quelli che “il Senatore sapeva comportarsi”, quelli che “ma quest’anno non mi è arrivato l’invito”, quelli che “se fosse in vita lui non mi troverei seduto in seconda fila” non chiedo di pensare che tutto sia stato organizzato al meglio, che sia stato tutto perfetto.
A loro chiedo solo di capire che il Festival è di tutti e non del Sindaco o della Giunta. Di capire che e’ per questo che gli inviti sono stati e saranno sempre di più limitati al minimo istituzionale. Di capire che proprio perché lo organizza un ente senza scopo di lucro, il biglietto per ascoltare Noa costava 22 euro e il ridotto 15. Poco più di una pizza e birra. Di capire che e’ grazie a tutto ciò che oggi, su cinque spettatori, quattro sono paganti. Di capire che solo così si possono incassare 25 mila euro dalla vendita di biglietti. E che è solo cosi che il Festival si può realizzare.
E chiedo di comprendere tutto ciò in attesa del prossimo anno, dei 40 anni del Festival.
Per festeggiare i quali abbiamo già idee straordinarie.