Riprendono gli sbarchi a Roccella Jonica: due approdi tra la notte del 7 e l’alba dell’8 giugno. I migranti partiti dalla Libia orientale

Dopo alcuni mesi di tregua, sono ripresi in modo evidente gli sbarchi di migranti nel porto di Roccella Jonica, lungo la costa ionica reggina. Nella notte tra il 7 e l’8 giugno, in poche ore, sono attraccate due motovedette della Guardia Costiera, con a bordo migranti soccorsi in mare durante la notte. Le operazioni si inseriscono in un quadro di ripresa del flusso migratorio proveniente dalla Libia orientale, in particolare dalla zona di Tobruk.

La prima unità, la CP 326, è giunta in porto intorno alle ore 04:30, con a bordo un gruppo di migranti intercettati e soccorsi nel corso della notte. Subito dopo, intorno alle 06:00, ha fatto ingresso anche la motovedetta CP 308, anch’essa con a bordo decine di persone. I due gruppi, secondo quanto emerso dalle prime verifiche, erano stati trasferiti a bordo delle motovedette italiane dopo essere stati rintracciati su due pescherecci partiti dalla Libia.

Gli sbarchi di oggi seguono quello avvenuto nella serata di venerdì scorso, confermando una nuova ondata di arrivi via mare lungo la rotta libica orientale, una rotta in parte meno monitorata rispetto a quella centrale e che attraversa un tratto di mare particolarmente insidioso.

Fondamentale, come sempre, l’impegno della Guardia Costiera e in particolare dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica, che ha coordinato tutte le operazioni di soccorso e messa in sicurezza in mare aperto. Un lavoro complesso e delicato, svolto con prontezza e professionalità nonostante le difficili condizioni operative.

Sul molo erano presenti anche la Polizia di Stato del Commissariato di Siderno con l’Ufficio Immigrazione, la Croce Rossa Italiana e i volontari della Protezione Civile, attivati dalla Prefettura di Reggio Calabria. I migranti, alcuni dei quali provati e in stato di disidratazione, sono stati accolti nella tensostruttura allestita nel porto, dove si sono svolti i controlli sanitari e le procedure di identificazione.

Le immagini che giungono dal porto raccontano una situazione tornata d’attualità, con uomini, donne e minori sbarcati dopo giorni in mare su imbarcazioni precarie, affidate a trafficanti senza scrupoli. L’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella, che da anni fronteggia queste emergenze con efficienza e spirito umanitario, conferma il proprio ruolo centrale nella gestione dei soccorsi in tutta l’area ionica calabrese.

Con l’arrivo dell’estate, il timore è che i flussi dalla Libia orientale possano intensificarsi, rendendo sempre più urgente un coordinamento strutturato tra autorità nazionali ed europee. Nel frattempo, la macchina dell’accoglienza a Roccella continua a funzionare, sorretta da competenza, sacrificio e senso del dovere.

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