Un vero e proprio terremoto politico-giudiziario ha investito la Regione Calabria con l’inchiesta della Procura di Reggio sui rimborsi gonfiati dai consiglieri della passata legislatura.
Adesso si allarga la cerchia di persone che rischia il processo per le spese pazze in Consiglio regionale. Per aver speso, secondo le conclusioni della procura di Reggio, i soldi destinati ai gruppi politici nella X legislatura del Consiglio regionale della Calabria  per spese “in conferenti”, per acquisti che nulla avrebbero a che vedere con l’attività istituzionale.
Anzi sembrerebbe che con quei soldi i gruppi politici del Consiglio regionale della Calabria avessero acquistato biglietti aerei per viaggi da nababbi tra Londra, New York e Montecarlo, set di valige costose e firmate, champagne e molti soldi spesi davanti a lap-dance e regali, gioielli costosi, alle amanti.
Risulterebbero poi cene, pranzi, e colazioni e acquisti di libri, dvd, e cd sicuramente di dubbia attinenza con le finalità politiche. Tutte queste spese inchiodano i politici, insieme al pagamento delle bollette, effettuato per sé o per i genitori, insomma un uso enorme di denaro per spese davvero ingiustificate assistite tra le altre cose da documenti di spesa palesemente falsi, e tutto questo con il denaro dei calabresi.
La Procura di Reggio ha inviato 25 avvisi e provvedimenti di avviso di conclusione delle indagini nei confronti del gruppo di Rimborsopoli 2, per tutti le ipotesi di accusa sono di peculato e falso.
Mentre Nino De Gaetano e Luigi Fedele, gli ex assessori già a processo, per economia processuale aspettano l’udienza che si terrà il 18 Aprile.
Carlotta Tomaselli
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