di Aristide Bava
SIDERNO – La notizia è di quelle che lascia l’amaro in bocca perché i lavori si attendono da moltissimi anni. La città Metropolitana ha revocato con apposita delibera l’aggiudicazione dei lavori per il ripristino della Chiesa di San Carlo Borromeo di Siderno superiore. Il dispositivo è stato deliberato sulla base di una nota con la quale il R.U.P. della Diocesi di Locri Gerace ha comunicato la revoca dell’aggiudicazione dell’appalto per la sussistenza di gravi inadempimenti riferibili alla fase precontrattuale dell’operatore economico, con la quale si demandava alla Stazione Appaltante della Città Metropolitana di Reggio Calabria, delegata alla fase di affidamento, l’adozione del provvedimento finale. La stazione appaltante “Esaminata la complessiva valutazione delle circostanze rappresentate dal RUP nella nota sopra citata che hanno condotto lo stesso a determinarsi per la revoca dell’aggiudicazione, sommariamente consistenti in : 1) ritardo nella consegna anticipata dei lavori in via d’urgenza e mancato effettivo inizio dei lavori; 2) mancato pagamento degli oneri e spese contrattuali di cui al preventivo del Notaio incaricato; 3) mancata presentazione dell’o.e. davanti al Notaio per la stipula” . Secondo la stazione appaltante “le condotte rappresentate configurano un grave inadempimento degli obblighi precontrattuali gravanti sull’aggiudicatario, di talchè sussistono le condizioni di legge per confermare la revoca dell’aggiudicazione già dichiarata dal RUP ai sensi dell’art. 18, comma 6, del D.lgs. n. 36/2023 e che il comportamento dell’o.e. si appalesa del tutto incompatibile con la necessaria celerità degli interventi, trattandosi di un’opera finanziata con fondi PNRR, soggetta a stringenti obblighi temporali e di rendicontazione, obblighi di cui l’o.e. era a conoscenza fin dalla partecipazione alla gara e che il comportamento tenuto integra violazione del dovere di buona fede sancito al comma 7 del medesimo articolo”.- Nel dispositivo si precisa che “ la revoca dell’aggiudicazione efficace disposta in favore dell’operatore  non incide sulla graduatoria che rimane, pertanto, cristallizzata alla data di adozione del provvedimento di aggiudicazione “ e lascia spazio a “ procedere allo scorrimento della graduatoria, interpellando i primi dieci operatori economici a manifestare la propria disponibilità alla stipula del contratto, ai sensi della normativa vigente in materia di affidamenti pubblici”. Dopo le premesse si determina “Di approvare le determinazioni finali del RUP emesse a seguito di contraddittorio con l’o.e. di cui alla nota prot. n. 37113/2025 sfociate nella revoca dell’aggiudicazione; Di confermare, per le motivazioni espresse in narrativa che si intendono integralmente richiamate e costituenti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, la revoca dell’aggiudicazione efficace disposta con Determinazione R.G. n. 175 del 20/01/2025 in favore dell’operatore economico “. Nella determina si prende atto anche che, “alla data odierna, non è intervenuta la stipula del contratto, pertanto la revoca è adottata nella fase pre contrattuale, in esercizio del potere riconosciuto alla stazione appaltante ai sensi dell’art. 18, comma 6, del D.lgs. n. 36/2023, e in coerenza con i principi di imparzialità, buon andamento e tutela dell’interesse pubblico” e si dispone lo scorrimento della graduatoria. Si evidenzia anche che “avverso il provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale dinanzi al TAR Calabria – Sezione di Reggio Calabria, nel termine di trenta (30) giorni decorrenti dalla comunicazione del presente atto”. La determinazione è stata pubblicata all’Albo On line ieri, 12 maggio 2025.
Nella foto La Chiesa di San Carlo Borromeo