Sono 17 i punti all’ordine del giorno della seduta di oggi del Consiglio regionale in corso a Palazzo Campanella. Molti degli argomenti di cui è previsto l’esame erano stati rinviati in occasione della precedente “adunata”.

Tra questi la legge sulla norma in materia funeraria e di polizia mortuaria. Annunciato l’inserimento, dopo l’approvazione a maggioranza stamattina in seconda Commissione, della legge di riforma del Corap, il Consorzio regionale per le attività produttive, che diventerà Agenzia regionale sviluppo aree industriali.

Completano l’odg la proposta di legge per l’integrazione e la promozione della minoranza romanì in Calabria e altre riguardanti i soggetti attuatori in materia di invecchiamento attivo, precisazioni sui Parchi marini regionali, variazioni al Bilancio e provvedimenti per l’attuazione del Diritto allo studio universitario e l’istruzione tecnica superiore.

Ma in apertura di seduta ha fatto il suo “inciso” il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, annunciando qualcosa di più atteso: “Prendo la parola – ha detto Oliverio – per informare il Consiglio regionale di aver chiesto l’intesa sulla data delle elezioni al Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro per come previsto dalla legge ed il parere al Presidente del Consiglio. La data su cui mi sono orientato per fissare le elezioni, che è già stata riportata dai giornali, è quella del 26 gennaio”.

“È una data – ha aggiunto il governatore – che coincide anche con le elezioni di un’altra regione e, quindi, anche da un punto di vista del rapporto e delle piattaforme informatiche con il Ministero dell’Interno, consente di razionalizzare le spese e di velocizzare i procedimenti”.

Nei prossimi giorni, comunque prima del 60mo rispetto al 26 gennaio, il presidente della Giunta ha assicurato che emanerà il decreto per la indizione delle elezioni.

Ed In relazione a questa scelta ha informato il Consiglio “che, essendo le elezioni ad inizio dell’esercizio finanziario 2020, ho proposto ieri in Giunta l’approvazione dell’esercizio provvisorio per consentire alla Regione di poter essere garantita nell’attività ordinaria e nelle spese di funzionamento e di autorizzare esclusivamente il capitolo per le spese elettorali in modo tale che anche da questo punto di vista ci possa essere la garanzia che le risorse destinate all’esercizio finanziario 2020 possano essere interamente decise nella finalizzazione dal nuovo Consiglio e dalla nuova giunta regionale, come è necessario fare per doveroso rispetto istituzionale”.

Ha poi smentito “categoricamente” la notizia su un presunto crack dell’ente, che definisce come un “inesistente default” del bilancio della Regione.

“La smentisco – ha sbottato – con forza perché è una notizia assolutamente falsa, ma soprattutto per tranquillizzare la Calabria, i calabresi ed anche questo consiglio regionale. Le misure suggerite dalla Corte dei Conti circa un recupero di un debito che i Comuni hanno verso la Regione relativamente al periodo 1981/2004 sono state assunte”.

Il bilancio 2018 della Regione, ha poi sostenuto Oliverio, è stato “ha ottenuto la parifica da parte della Corte dei Conti e, naturalmente, con l’approvazione dei rendiconti che saranno approvati domani dalla Giunta regionale e trasmessi al Consiglio regionale ci si potrà rendere conto che le cose che sto dicendo rispecchiano la realtà”.

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