La Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria ha chiuso con due assoluzioni il processo imbastito all’indomani dell’operazione della Dda denominata “Fehida” sulla strage di Duisburg.  Sono stati assolti due dei presunti affiliati alla ‘ndrangheta condannati in primo grado all’ergastolo per la strage avvenuta in Germania, il giorno di Ferragosto del 2007 nell’ambito della cosiddetta “faida di San Luca” tra i Nirta-Strangio, da una parte, ed i Pelle-Vottari dall’altra. I due assolti dalla strage sono Sebastiano e Giuseppe Nirta classe, quest’ultimo 1973, assolto in primo grado dall’accusa di omicidio, ma condannato a 12 anni di carcere.. Il sostituto Procuratore generale aveva chiesto, invece, la conferma del carcere a vita per i due. I giudici di secondo grado hanno anche confermato la condanna a due anni di reclusione per Antonino Flaviano, imputato di favoreggiamento personale perchè avrebbe consegnato a Giovanni Strangio, condannato all’ergastolo per la strage, la sua carta d’identità, consentendogli così di sottrarsi alle ricerche dell’autorità giudiziaria che lo considerava uno dei mandanti della strage avvenuta sul suolo tedesco. L’operazione “Fehida” fu condotta dalla Squadra Mobile della Questura reggina coordinata dalla Dda dello Stretto e dagli inquirenti tedeschi che hanno fatto finire dietro le sbarre dieci persone. Tutto prese le mosse dalla mattanza tedesca in cui morirono 6 giovani ossia Tommaso Venturi, Francesco Giorgi, Francesco Pergola, Marco Pergola, Marco Marmo e Sebastiano Strangio; strage che rappresentò il culmine della faida sanluchese tra le cosche di ‘ndrangheta, innescata con l’omicidio di Maria Strangio avvenuto il 25 dicembre del 2006. Per gli inquirenti uno degli ideatori è Giovanni Strangio, per cui lo scorso 26 maggio la Corte d’Assise d’Appello reggina ha confermato l’ergastolo.
ALESSANDRA BEVILACQUA
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