“Non si ferma l’escalation di eventi critici presso il penitenziario di Reggio Calabria Arghillá. Dopo i disordini denunciati soltanto pochi giorni fa, viene registrata l’ennesima aggressione ai danni di un poliziotto durante l’espletamento del suo turno di lavoro all’interno della sezione sex offender”. Lo afferma in una nota il Segretario Provinciale del SINAPPE Liborio LA GANGA.

“Futili i motivi alla base dell’aggressione, che diventano solo il pretesto, per un detenuto violento di sfogare la sua indole iraconda; il ristretto, soggetto psichiatrico purtroppo già conosciuto nell’ambiente per gli atti collerici ingiustificati, tanto verbali che materiali, rivolti sia al personale di Polizia penitenziaria che al personale sanitario e civile, attraverso le sbarre della camera di pernotto ha sferrato un pugno al volto del collega, colpendolo violentemente allo zigomo!”

“Atteggiamenti del genere sono ormai all’ordine del giorno presso il carcere reggino, motivo per cui è stato richiesto l’allontanamento di alcuni soggetti, cosi come previsto dalla circolare sull’ordine e la sicurezza; nonostante però i drammatici episodi occorsi, ad oggi nessun detenuto è stato trasferito in uscita anzi, la Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà, pare essere divenuta il Refugium Peccatorium per i ristretti ad alto rischio. Il SiNAPPe continua a denunciare tali eventi ed a chiedere a gran voce l’intervento dell’Amministrazione, prima che accada l’irreparabile”.

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