Nella notte di Ognissanti è stata ispezionata una discoteca del capoluogo, dove sono stati individuati 2 lavoratori, risultati entrambi in nero.
L’attività è stata, pertanto, sospesa; per riaprire, il titolare dovrà versare la somma aggiuntiva di 2.500 euro e dovrà regolarizzare i due dipendenti, anche sotto il profilo degli adempimenti a tutela della salute e della sicurezza. La maxisanzione irrogata è pari a 7.800 euro, cui vanno aggiunti gli oneri relativi alle prescrizioni penali per la mancata sorveglianza sanitaria e la mancata formazione sulla salute e sulla sicurezza nei posti di lavoro. In un bar della Locride, su 3 lavoratori presenti, ne sono stati trovati 2 irregolari.
Anche in questo caso, l’attività è stata sospesa, e per la riapertura, oltre al versamento della somma aggiuntiva di 2.500 euro, occorrerà la regolarizzazione dei 2 dipendenti. La maxisanzione irrogata è pari a 7.800 euro.
In un ristorante della Piana di Gioia Tauro, gli ispettori hanno individuato 3 lavoratori, 2 dei quali irregolarmente assunti. La ditta è stata sospesa per lavoro nero; per riaprire, oltre al versamento della somma aggiuntiva di 2.500 euro, dovrà regolarizzare i due dipendenti. Anche in questo caso, la maxisanzione è pari a 7.800 euro.
In un ferramenta nella Locride, il datore di lavoro è stato sanzionato per l’occupazione dell’unico lavoratore in nero. La maxisanzione irrogata ammonta a 3.900 euro. Stessa sanzione è scattata per il titolare di un bar della fascia tirrenica della provincia reggina, che occupava in nero l’unico dipendente. I controlli hanno riguardato anche il settore edile.
Nell’area tirrenica, nei confronti di una ditta è stata adottata una prescrizione penale perché nel ponteggio mancavano le tavole fermapiede, mentre a un’altra è stata notificata una prescrizione perché il sistema di accesso non era idoneo ai luoghi di lavoro.
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