Lunghe file, incolonnamenti, animi agitati nel tentativo di individuare un’alternativa tale da evitare di giungere al lavoro o a scuola in ritardo. Impossibile, però, nell’ora in cui, in entrata in città, si registra la maggiore concentrazione di veicoli.
Ci si chiede e in tanti se lo sono chiesto: “bisognava aspettare le 8 del mattino per fare questo tipo di lavori o non sarebbe stato meglio farli di notte, così come avviene in ogni altro civile contesto di questo pianeta?”.
In realtà sulla carta questo concetto era ben espresso. In quanto da comunicazione Anas, gli annunciati lavori di manutenzione straordinaria e bitumazione della carreggiata, tra gli svincoli di via Lia e San Gregorio, lungo il raccordo autostradale, è previsto vengano eseguiti nelle ore notturne, “esclusivamente – si legge nella comunicazione diffusa alle autorità competenti e divulgata alla cittadinanza – dalle ore 21 alle ore 7” e ciò per garantire la regolarità del traffico veicolare, senza interruzioni. Così sulla carta. Perché evidentemente qualcosa sarà andata storta se, come è vero, alle 8 del mattino ad “invadere” la carreggiata, c’erano i mezzi di lavoro, gli spazi per gli altri automezzi si sono inevitabilmente ristretti, si è creato l’effetto imbuto e quindi i rallentamenti, le lunghe code iniziate addirittura dall’autostrada (già interessata dai suoi cantieri), gli intasamenti lungo le vie secondarie, da molti imboccate nel tentativo di trovare una situazione più scorrevole, ma senza gli esiti sperati. Evidente che qualcosa non ha funzionato. A chi di dovere il compito di verificare e accertare responsabilità, non fosse altro perché, al di là dei ritardi inevitabili per lavoratori e studenti, situazioni di caos come queste si ripercuotono sull’ordine pubblico e sulla sicurezza pubblica. E un mezzo di soccorso bloccato nel traffico o costretto a assurde gincane può davvero costare cara la vita di una persona.

Francesco Chindemi- www.reggiotv.it