Al Parco Ecolandia la cerimonia di conferimento del prestigioso riconoscimento cittadino del San Giorgio d’oro, nella giornata in cui, come di consueto, si festeggia il Santo Patrono di Reggio Calabria. Un evento che, come anticipato dal sindaco Giuseppe Falcomatà, per la prima volta, viene portato fuori dai luoghi istituzionali e ospitato simbolicamente all’interno del Parco Ecolandia, in una struttura realizzata con materiali confiscati alla criminalità organizzata: “un segno di vicinanza dopo l’incendio di qualche settimana fa che ha distrutto i locali della direzione – spiega Palazzo San Giorgio – ma anche una spinta ad una pronta ripartenza per un sito tanto caro ai reggini.

Quindici i premiati nella cerimonia presentata da Benvenuto Marra: tra loro due benemerenze alla memoria consegnate nel ricordo di Giacomo Battaglia ed Enrico Costa. Riconoscimenti poi tributati a Giuseppe Alecci, Vincenzo Amodeo, Salvatore Paolo Artuso, Gianfranco Bertone, Federica Calabrese, Francesco Principato, Giulia Pucci, Santo Quattrone, Scuola Heidi, Vincenzo Tramontana, Vincenzo Trapani Lombardo e infine all’Unione donne in Italia e al Movimento Scout reggino.

«Quest’anno, per la prima volta, il San Giorgio d’oro Premio viene portato fuori dalle sede istituzionali o dal tradizionale Teatro Cilea dove si è celebrato negli ultimi anni – ha chiarito il sindaco Falcomatà – era uno dei primi impegni presi con Ecolandia, proprio per attirare i riflettori dell’intera comunità cittadina su questo parco, e nasce dall’idea che questo posto, cioè questo bene comune, deve beneficiare di una ricostruzione fatta non solo con mattoni e cemento, ma grazie al senso di comunità. E questo lo interpretiamo come il primo mattoncino di comunità che vive questo luogo con l’idea di farlo rinascere quotidianamente e renderlo destinatario delle più importanti iniziative che vengono svolte in città, come la consegna della massima onorificenza cittadina ovvero il San Giorgio d’oro».

«Un premio – ha aggiunto il primo cittadino – che è un riconoscimento rispetto a quanto si è fatto finora a beneficio della collettività, ma che è anche un impegno e una responsabilità a fare sempre di più e meglio. Naturalmente per quelle benemerenze che oggi tributiamo alla memoria, ai nostri concittadini che purtroppo non ci sono più, l’idea è che queste persone possano essere fonte d’ispirazione anche per gli altri».

«Tutto però è frutto di un percorso – ha concluso il sindaco – chi ha ricevuto o riceverà il premio evidentemente ha avuto un talento che ha fatto fruttare e si è donato e lo ha donato alla città. È importante che, nel celebrare la giornata dell’orgoglio reggino, della nostra trimillenaria storia, facciamo testimonianza dell’essere reggini. Un ricordo che deve essere un impegno quotidiano, altrimenti diventa l’ennesima cornice in un quadro appeso. Non deve essere questo il San Giorgio d’oro. Per noi non lo è. Possiamo fare di più rispetto a ciò che abbiamo fatto. Possiamo scegliere se subire o essere cittadini attivi per il futuro della nostra città. E ricordando un motto degli Scout: “Scegliere di lasciare la città migliore”».