“Con poche manovre salva vita, anche i ragazzi possono aiutare chi rischia di morire e questo corso è sicuramente un ottimo capitolo formativo di senso civico e cultura che sensibilizza i nostri giovani. Dobbiamo tenere presente che gli studenti di oggi, sono coloro che già domani, potrebbero trovarsi a dover intervenire o ad assistere ad una emergenza”.

Così il dottore Domenico Tromba, referente nazionale del corso biomedicina e responsabile dei rapporti con gli istituti scolastici ha aperto questa mattina nell’Auditorium, il corso di formazione teorico/pratico BLS-D organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Reggio Calabria, al quale hanno partecipato gli studenti del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”.

“Il progetto buona scuola è stato realizzato congiuntamente da MIUR e Ministero della Salute ed è finalizzato a diffondere negli istituti la cultura del Primo Soccorso. Il BLSD (Basic Life Supportand Defibrillation) permette di avere una maggiore capacità di risposta in caso di emergenza, contribuendo a creare un ambiente scolastico più sicuro e insegna le manovre di primo soccorso, comprese le tecniche di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore automatico esterno in caso di arresto cardiaco – spiega il consigliere dell’Ordine professionale Domenico Tromba -. A scuola, questo corso mira a fornire agli studenti e al personale scolastico le competenze necessarie per intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza aumentando le probabilità di sopravvivenza di chi subisce un arresto cardiaco”.

Il presidente dell’Ordine dei medici Pasquale Veneziano nel ringraziare il dottor Calogero, la direzione sanitaria dell’Asp e il Grande Ospedale Metropolitano che consentono ai giovani studenti di poter fare le esercitazioni nelle varie strutture, non può che postillare come “la giornata odierna sia una delle più importanti del percorso formativo di questa iniziativa che è nata per far capire ai ragazzi se sono portati a svolgere la professione medica. Tutto ciò si può ottenere sia con le lezioni nelle scuole dove gli studenti hanno un contatto diretto con i medici, sia con la parte pratica che si svolge all’interno delle strutture sanitarie dove i ragazzi toccano con mano i macchinari e prendono cognizione delle strumentazioni mediche. Inoltre, con questo corso acquisiscono competenze essenziali per affrontare in modo tempestivo situazioni di emergenza che possono essere anche utili a salvare vite umane soprattutto, quando il primo intervento di soccorso deve essere immediato in attesa dell’arrivo del personale medico”.

Entusiasta per i buoni risultati e la partecipazione, il dottor Giovanni Calogero che mette in evidenza “la necessità di sviluppare la cultura di primo soccorso e dell’emergenza in genere perchè spesso, sono i non sanitari, i cittadini a dare il primo allarme, a praticare le prime manovre di soccorso e nel caso in cui c’è un defibrillatore semi automatico ad utilizzarlo, salvando chi in quel momento è in pericolo”.

In conclusione, il professore Giuseppe Chindemi del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” non può che rimarcare come “quella odierna è un’esperienza importante e assolutamente formativa per i ragazzi che hanno appreso quanto sia fondamentale il primo soccorso per aiutare chi è in grave pericolo di vita”.