Si è concluso con 46 condanne e 8 assoluzioni il processo “Ares” celebrato con il rito abbreviato davanti alla Corte d’Appello di Reggio Calabria. La sentenza del giudice Olga Tarzia è stata emessa nel tardo pomeriggio di oggi in aula bunker. Nonostante le assoluzioni e alcune riduzioni di pena rispetto alla sentenza di primo grado, in appello è stato confermato l’impianto accusatorio del processo nato da un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria che nel luglio 2018 aveva portato a numerosi arresti contro la cosca Cacciola-Grasso di Rosarno. Tutti gli imputati, in base alle indagini condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, erano accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di droga, estorsione, tentato omicidio, danneggiamenti e detenzione di armi. L’inchiesta “Ares” ha fatto luce, infatti, su un traffico di cocaina dal Sudamerica e di hashish dalla Spagna e dal Marocco.