Un confronto aperto e necessario sulla salute e i diritti delle persone transgender ha animato ieri mattina l’Auditorium dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Reggio Calabria, dove si è svolto il corso ECM dal titolo “Incongruenza di genere: inquadramento diagnostico-terapeutico, profilo di salute, aspetti psico-sociali e legali”, organizzato dalla sezione AIDM di Reggio Calabria, con la collaborazione della Commissione di medicina di genere dell’OMCeO RC, un tema di crescente rilevanza nel panorama medico e sociale contemporaneo.

L’iniziativa molto partecipata, ha posto al centro dell’attenzione la salute e il benessere della popolazione transgender, variegata comunità di persone con identità di genere che differisce da quello attribuito loro alla nascita.

Il corso è stato inaugurato da un video saluto della dottoressa Concetta Laurentaci, Presidente nazionale dell’AIDM, seguita dall’intervento del dottore Pasquale Veneziano, Presidente dell’Ordine dei medici di Reggio Calabria, che ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e ha sottolineato “come stia crescendo, tra i cittadini e tra gli operatori sanitari, la consapevolezza che la salute delle persone transgender necessiti di percorsi terapeutici specifici, basati su conoscenze aggiornate e su una visione che superi stereotipi e semplificazioni”.

Il presidente ha evidenziato inoltre come il cambiamento culturale sia fondamentale: “La medicina non può restare indietro rispetto alla realtà sociale. Dobbiamo essere pronti ad accogliere, ascoltare e accompagnare i pazienti, riconoscendo la diversità come un elemento che arricchisce la nostra professione”.

E’ stata poi la volta della delegata Regionale AIDM Calabria, dottoressa Antonella Accoti che ha sottolineato come la incongruenza di genere, grazie alla undicesima revisione dell’ICD (International Classification Desease) non è più considerata un disturbo della salute mentale. Ha quindi ribadito la necessità di una collaborazione multidisciplinare tra specialisti, servizi sanitari e popolazioni LGBTQ+.

La dottoressa Anna Federico, Presidente della sezione AIDM di Reggio Calabria, ha poi introdotto il corso, ribadendo il ruolo dell’AIDM nella diffusione della conoscenza della medicina genere specifica e ha sottolineato come sia importante ampliare le conoscenze sulle problematiche correlate all’incongruenza di genere, affinché ogni individuo transgender possa raggiungere la migliore qualità di vita possibile.

“Per questo è necessario migliorare l’appropriatezza e la sicurezza dei percorsi gestionali e intensificare la sensibilizzazione dei professionisti del settore verso questa realtà, includendo gli aspetti psicologici, sociali e legali”.

La prima relatrice, Professoressa Cristina Tarabbia, ginecologa, componente del direttivo Centro Nazionale Studi su Salute e Medicina di Genere, ha trattato la salute della persona transgender focalizzando l’attenzione sulla medicina di precisione e sull’equità delle cure.

E’ stata poi la volta della Dottoressa Enrica Ciccarelli, responsabile endocrinologia dell’Ospedale Koelliker di Torino, che ha relazionato sugli aspetti clinici e terapeutici degli ormoni sessuali nell’incongruenza di genere.

La seconda sessione che ha riguardato gli aspetti psico-sociali e legali, con particolare attenzione alla disforia di genere, ha visto protagonisti la Professoressa Maria Rosaria Anna Muscatello, direttrice della UOC Psichiatria Policlinico Universitario di Messina, la Professoressa Carmela Mento, dirigente Psicologa UOC Psichiatria Policlinico Universitario di Messina e l’avvocato Lucio Dattola, esperto in diritto minorile, che ha esposto i percorsi e i processi giuridici d’identità.

Una approfondita e partecipata discussione finale ha concluso l’evento considerando essenziale la presenza dello Stato e del Servizio Sanitario Nazionale perché la persona transgender, spesso sottoposta a pregiudizi e discriminazioni culturalmente ancora radicati nella nostra società, possa completare nel migliore dei modi  il suo percorso di transizione.