centri benessere e quelli estetici della provincia reggina sono finiti all’attenzione dei carabinieri del Nas, il Nucleo Anti Sofisticazione dell’Arma, che ne hanno scandagliato diversi per verificare se avessero tutti i requisiti previsti dalla legge.

Una campagna di controllo che ha condotto gli specialisti in diciotto diverse attività, di cui oltre la metà, dieci per l’esattezza, non sono risultate conformi, il che ha portato inevitabilmente alla segnalazione dei titolari all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa competenti.

I questo contesto, un centro benessere con tanto di apparecchiature, è finito sotto sequestro amministrativo perché privo delle autorizzazioni e dotato di personale sprovvisto di titoli abilitativi.

Il Sindaco di Reggio Calabria ha poi disposto la sospensione di due attività pubblicizzate come centri tantrici ed olistici, ma di fatto attrezzate come istituti di benessere. Sospesa poi un’attività di estetica che veniva svolta in una abitazione privata.

Le strutture erano tutte sprovviste della documentazione amministrativa e dei requisiti igienico-sanitari e strutturali. Il valore complessivo delle attività destinatarie di provvedimento è stato stimato in circa euro 1,2 milioni di euro.

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