“…E QUINDI?”
No, non è l’audio di Jurassic Park montato sul video.
È purtroppo ciò che accade quotidianamente, a qualsiasi ora, nei dintorni di piazza Italia, teatro principale delle sfide di morra (o murra).
L’altra mattina alcuni di questi ragazzi, dopo l’ennesimo ancestrale “tsaaa” o roba simile, sono stati identificati dalla polizia municipale.
La madre di uno di loro, raggiunta telefonicamente, ha detto: “e quindi che problema c’è?”.
E quindi che problema c’è?
Nessuno signora, soltanto che suo figlio a quest’ora dovrebbe essere a scuola e invece emette urla primordiali per altro “giocando” in un modo da tempo vietato dalla legge.
Esiste un enorme problema educativo nella nostra città del quale siamo tutti responsabili (istituzioni, famiglie, scuola, associazioni, chiesa) e dal quale dipende il “pensiero successivo”, il futuro che siamo chiamati a costruire.
E finché di fronte a tutto ciò la risposta sarà “e quindi”, saremo destinati a far passare tutto come normale, dalla carta a terra agli omicidi.