Raccontando una Calabria di Gianpiero Taverniti continua il suo viaggio, un viaggio che ha toccato diversi paesi, graziosi borghi nelle presentazioni, nelle visite e nell’apprezzamento di tante bellezze che questa terra ci riserva. Questa guida raccontata, fatta sul campo sarà presentata nel catanzarese, nel lametino nel borgo del quartiere di San Teodoro di Nicastro. Conglomerato, urbano, abitato e curato che dall’alto, domina sul “tavoliere” di Lamezia e spicca al nome del suo povero castello svevo- normanno di San Teodoro, come se volesse chiedere aiuto, visto che da diversi anni è chiuso e quindi non fruibile per motivi di sicurezza e solidità.
Un borgo compatto con diverse abilitazioni, solide e poche in condizioni critiche, nel cuore dello stesso oltrepassando il ponte che sovrasta la strada principale a poco più di un centinaio di metri, immergendoci in un verde bosco che costeggia il ruscello Canne che con la sua melodia ci accompagna dolcemente nel nostro cammino. Non avendo bisogno di mappe o indicazioni per raggiungere questo luogo magico incantato, visto che seguendo lo stretto letto dal ruscello giungiamo direttamente all’antico Mulino delle fate.
Mulino che ha origine antiche il suo rudere risalente al 1727 nel 2015, gli amici del Mulino delle fate si costituiscono in associazione culturale, autofinanziandosi il progetto di recupero per far rivivere questo luogo e nel 2020 completati lavori, lo resero fruibile alle scuole e ai visitatori. Già far rivivere questo luogo del cuore, con la cultura con l’importanza di tramandare la nostra civiltà contadina avendo a cuore l’eco sostenibilità nel macinare il grano autoctono verna raccolto a Decollatura,macinato a freddo con pietra, stessa fatta girare dalla forza dell’acqua fluente. Di sicuro sarà una serata magica, dove ci sarà una sorta di full immersion in una Calabria che ci piace, in una Calabria che ci sorprende e che sempre più ognuno di noi, ha il dovere di lucidarla e non di sporcarla, denigrarla, perché raccontare il bello non è facile, ma è produttivo invece raccontare il brutto o il negativo è facile ma introduttivo quindi, sta ad ognuno di noi compiere la scelta consapevole che possa si possa” macinare” nel futuro, la farina della dignità, della rinascita morale, civile ed economica Non mancate partecipate, alla fine saremo più consci di quanto abbiamo perché a volte facciamo finta di non saperlo visto che in ogni angolo di questa terra ci sono sorprese, bellezze, ricchezze. Il pozzo della sua storia è molto profonda e bisognerà sempre più attingere, acqua pulita e fresca, per crescere e ripulirci del solito logorroico vittimismo o dalla dannosa autocommiserazione di essere sempre ultimi in Italia.
L’ 11 agosto 2025, alle ore 18 ,sarà presentato Raccontando la Calabria all’ antico Mulino delle Fate, un luogo di cultura, un luogo dove si macina tanta positività e dopo la sostenibilità e la naturalezza, di poter avere una farina vera e sana, è l’ingrediente principe di un di un “prodotto” di valorizzazione che richiama e da lustro al passato della civiltà. contadina. Sarà una serata magica dove le fate di questo logo, apriranno l’incantesimo di una Calabria nuova, dove ognuno di noi dovrà cercare una nuova alba per poterla aiutare e rinascere. Dialogherà con l’autore il giornalista dottor Salvatore Condito, in una full immersion magica in questa terra incredibilmente incantevole che non smette mai di stupirci e affascinarci.