Annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria l’11 luglio del 2018 a carico dell’ex consigliere regionale Santi Zappalà , nell’ambito del processo “Reale 6”, celebrato in primo grado col rito abbreviato e concluso nel maggio del 2016.

Stesso annullamento è stato disposto anche per la sentenza emessa nei confronti di Antonio Pelle e Giuseppe Mesiani Mazzacuva.

Al centro dell’indagine un presunto scambio elettorale. La tesi era che vi sarebbe stato un accordo con la cosca Pelle di San Luca per ottenere voti in occasione delle consultazioni regionali del 2010.

Zappalà – ex Sindaco di Bagnara Calabra oltre che Consigliere della Provincia di Reggio e consigliere regionale – fu arrestato il 29 aprile del 2015

L’ex consigliere – secondo gli investigatori – avrebbe anche pagato 400 mila euro ai Pelle, ai Pesce di Rosarno e agli Strangio di San Luca per garantirsi i voti. Fu poi eletto con 11mila preferenze.

Per la decisione della Suprema Corte, è stata espressa “legittima soddisfazione” dal collegio difensivo, composto dall’avvocato Luca Cianferoni per Pelle, dall’avvocato Emanuele Genovese per Mesiani Mazzacuva e dagli avvocati Domenico Alvaro ed Andrea Alvaro per Zappalà.