Il bel tempo soleggiato e anche il caldo derivanti dall’alta pressione subtropicale che da qualche giorno staziona sul Mediterraneo centrale e sull’Italia, avranno una battuta d’arresto verso metà settimana, come già annunciato. Conferme, infatti, anche dagli ultimi aggiornamenti, circa una rottura anticiclonica a opera di correnti via via più fredde settentrionali che irromperanno sia dalla porta del Rodano che dall’alto Adriatico, porta della Bora, tra mercoledì e venerdì prossimi. Esse porteranno nubi, piogge, temporali diffusi, un sensibile calo termico e anche un aumento significativo della ventilazione settentrionale. Naturalmente questi fenomeni non ovunque a tappeto, anzi, piuttosto variegati a seconda dei settori più o meno esposti.

In linea di massima, la circolazione si dovrebbe porre, inizialmente, mercoledì 18, dai quadranti occidentali o nord-occidentali alle quote medie atmosferiche, con nubi che interesserebbero  dapprima gran parte del Nord, poi via via i settori centro-meridionali, ma soprattutto appenninici e del versante adriatico, poi anche meridionali peninsulari tra giovedì e venerdì.

Volendo delineare le aree più probabilmente coinvolte da nubi e fenomeni riteniamo che, in una prima fase, essenzialmente nel corso di mercoledì 18, quelle settentrionali debbano avere una maggiore predilezione. Molte nubi con rovesci e temporali diffusi su Centro Ovest Piemonte, soprattutto sul Cuneese e poi tra Biellese, Novarese e Vercellese. Le nubi, nel loro movimento verso Est, arrecherebbero piogge e temporali diffusi, ma più  intensi o localmente anche forti, tra Sudest Lombardia, basso Veneto e Nord Romagna. Sul resto del Nord, fenomeni più irregolari, in graduale estensione anche al Nord Appennino e al medio Adriatico entro sera. Tempo migliore sul resto del Paese, anche se con nubi irregolari in aumento.

Per la giornata di giovedì 19, il fronte è atteso scivolare verso le regioni centro-meridionali dove andrebbero prendendo sempre più piede nubi, locali rovesci e temporali. Nel frattempo precipitazioni in cessazione sulle aree del Nord.

I settori o le regioni centro-meridionali più esposte ai fenomeni sarebbero il Lazio, l’ Abruzzo, specie settori centro-orientali e appenninici, anche localmente le Marche, ma soprattutto il Molise, il Centro Nord della Puglia e l’Est della Lucania, con fenomeni più forti o anche localmente violenti su queste ultime aree, dal Molise alla Puglia centro settentrionale.

Infine, l’ultima giornata instabile sarebbe quella di venerdì 20, quando i rovesci e i temporali dovrebbero andare concentrandosi sulle estreme regioni meridionali tra Sud Puglia, Calabria e Sicilia, mediamente di debole-moderata intensità, ma anche con aree dove i fenomeni potrebbero essere moderati o forti, specie su Catanese, su Crotonese e sui rilievi vicini. Qualche addensamento con deboli piogge anche sulla Sardegna, tempo in miglioramento sulle regioni centrali, ancora più soleggiato al Nord.

Alle piogge e ai temporali, si assocerebbe anche un significativo calo termico, mediamente nell’ordine di 5/7° un po’ su tutta Italia, ma localmente anche crollo prossimo ai 10°C sulle aree del medio-alto Adriatico e centro-orientali del Nord.  Valori che, quindi, potrebbero piombare sotto media anche di 3/4°. Un ultimo rilievo, in riferimento al vento. È attesa una intensificazione dal pomeriggio di mercoledì, sul medio-alto Adriatico e anche sulle pianure del Nord, mediamente sui 10/20 km/h, ma anche verso i 30/40 o raffiche sui 50 km/h soprattutto verso coste Venete, della Romagna e sull’alto Adriatico in mare.  Nella sera-notte su venerdì, i venti settentrionali andrebbero intensificandosi su gran parte delle regioni adriatiche, soprattutto coste, mediamente tra 10 a 30 km/h, ma anche punte fino a 50/60 km/h. Venti moderati o forti settentrionali o nordorientali anche nel corso di venerdì 20, soprattutto lungo le regioni adriatiche, su Toscana e sullo Ionio.

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