R. e P.

“Amore e cura insieme, per un mondo migliore”…Il Plesso di Portigliola –Scuola Primaria De Amicis-Maresca- celebra Inclusione, Solidarietà, Pace e Diritti con uno Spettacolo Indimenticabile.

Si è tenuto ieri, martedì 3 giugno, presso la Scuola Primaria di Portigliola, uno spettacolo di fine anno; un evento dove emozione e commozione hanno pervaso tutti –grandi e piccini-. Non è stato solo un addio alla scuola primaria per i giovani studenti, ma un vero e proprio inno all’integrazione, alla solidarietà, alla pace e alla garanzia dei diritti di ogni individuo, con un’attenzione speciale ai diritti dei bambini, veicolato attraverso l’originale e potente linguaggio dei segni.

Lo spettacolo, intitolato ” Amore e cura insieme, per un mondo migliore “, ha visto tutti i bambini protagonisti di una performance toccante e significativa. Guidati dalle referenti di Plesso –Insegnanti Carmelina Galluzzo e Sandra Mittica- nonché dal team docenti e alla presenza della Dirigente Scolastica Prof.ssa Carla Maria Pelaggi e delle loro famiglie, hanno interpretato brani musicali e poesie non solo con la voce e il movimento, ma anche con la Lingua dei Segni Italiana (LIS). Un impegno che ha richiesto dedizione e sensibilità, trasformando ogni gesto in un messaggio di accoglienza, comprensione e un appello universale per la pace e il rispetto dei diritti umani.

L’idea di integrare la LIS nello spettacolo è nata dal desiderio di creare un momento di condivisione profonda, superando le barriere comunicative e sensibilizzando i bambini e il pubblico sull’importanza dell’inclusione, della convivenza pacifica e della tutela dei diritti fondamentali. “Volevamo che i nostri ragazzi comprendessero appieno il valore della diversità e quanto sia arricchente poter comunicare con tutti, indipendentemente dalle proprie abilità, e che ogni bambino ha diritto alla sua voce, alla sua sicurezza e al suo futuro,” ha dichiarato con orgoglio la maestra Carmelina Galluzzo. “L’uso dei segni è diventato il filo conduttore, unendo ogni scena e dando un significato più profondo al nostro saluto finale, che è anche un messaggio di speranza per un mondo più giusto e sereno.”

Genitori, insegnanti e autorità locali hanno assistito commossi alla rappresentazione, applaudendo con entusiasmo l’impegno e la maturità dimostrata dai giovani attori. Ogni segno, ogni espressione, ha raccontato una storia di amicizia, di accettazione e di una crescita che va ben oltre i banchi di scuola. È stato un modo tangibile per dimostrare che la comunicazione può assumere mille forme, e che
l’apertura verso l’altro è la chiave per costruire una società più giusta, inclusiva e pacifica, dove i diritti di tutti, specialmente dei più piccoli, siano garantiti.