Lo annuncia una nota del Mit, che parla di “passaggio fondamentale per trasformare un sogno atteso da decenni in un’opera strategica per l’Italia e l’Europa”.
L’accordo è stato sottoscritto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.
Hanno firmato inoltre l’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci, l’ad di Rete Ferroviaria Italiana Aldo Isi e l’ad di Anas Claudio Gemme. Presente alla cerimonia anche il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli.
Salvini: “Infrastruttura strategica”
“Con la firma di oggi si mette nero su bianco un impegno concreto”, ha sottolineato Matteo Salvini, definendo il Ponte “un’infrastruttura strategica che unisce il Sud al resto del Paese e all’Europa”.
Il progetto del Ponte sullo Stretto, ripreso ufficialmente dal Governo Meloni dopo anni di stop e polemiche, punta a collegare stabilmente Sicilia e Calabria con un’infrastruttura a campata unica, ferroviaria e stradale.
Il ruolo delle Regioni
Grande soddisfazione anche da parte dei presidenti delle Regioni. Renato Schifani ha parlato di “giorno storico per la Sicilia”, mentre Roberto Occhiuto ha definito l’accordo “una svolta che mette la Calabria al centro del Mediterraneo”.
Prossimi passi
L’Accordo di Programma disciplina la collaborazione tra ministeri, Regioni e società concessionarie per la progettazione esecutiva, la definizione delle opere complementari e l’avvio dei cantieri.
Il Governo prevede l’apertura dei lavori entro il 2024-2025, con un investimento stimato in oltre 14 miliardi di euro.
Il Ponte, se realizzato secondo il progetto attuale, diventerà il più lungo al mondo a campata unica sospesa, simbolo di un’Italia che punta a superare storici ritardi infrastrutturali e a connettere davvero il Mezzogiorno.
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