❌CALABRIA ZONA ROSSA ❌
Ennesima umiliazione per il popolo calabrese
(Da leggere fino alla fine)

La decisione di “chiudere” la Calabria, non per l’incremento dei contagi, ma per la precaria risposta della sanità calabrese flagellata da anni di lotte fratricide tra Governo e Regione, rappresenta l’ennesima umiliazione a cui – da cittadini – siamo sottoposti.
Intendo subito esprimere solidarietà a tutti coloro che sono colpiti dal Covid ed insieme a costoro a tutti i lavoratori e autonomi che per la seconda volta nel giro di pochi mesi rischiano di non avere reddito.
Da calabrese sono indignato, ma a differenza di molti, ho le idee chiare di cosa sia accaduto.
A febbraio, mese di inizio della pandemia quando nemmeno si sapeva cosa fosse il Covid, tutti siamo stati colti di sorpresa.
Ma poi no, tutti sapevamo che il Coronavirus sarebbe ritornato più forte in autunno. Così come i soldi per farvi fronte. Quelli sono arrivati a fiume per i centri Covid anche in Calabria insieme alle deroghe per assumere personale negli ospedali.
Nulla però è stato fatto in estate, Cotticelli minacciava di dimettersi, le ASP della Calabria in affanno (o in vacanza?). Insomma a parte un cortometraggio di Muccino pagato profumatamente dalla Regione che ha dipinto una Calabria vintage anni ‘60 (forse calandosi a pennello nella realtà se consideriamo che negli anni ‘60 il servizio sanitario nazionale nemmeno esisteva in Calabria?) nessuno si è mosso per attrezzare strutture con personale e tecnologia adeguata almeno per processare i tamponi in modo celere.
Tra settembre e ottobre accadono altre cose degne di menzione. In Calabria tutte le scuole anche secondarie ripartono senza controlli agli ingressi/uscite e senza test o tamponi per gli studenti, gli ospedali riaprono senza personale nè centri Covid, istituiti sì ma solo sulla carta o peggio a parole.
Istruzione e sanità – lo ricordiamo – costituiscono materia di competenza concorrente tra Stato e regioni.
Per cui vi è corresponsabilità nella gestione di scelte ed indirizzi, definizione e attuazione di norme.
Muore la Presidente Santelli, quella che a maggio esortava le attività economiche a riaprire prima del tempo addirittura emanando ordinanza in tal senso poi impugnata dal governo e subito dopo giustamente annullata dal TAR.
Dopo il triste avvenimento subentra il suo vice, tale Spirlì – non eletto da nessuno – facente funzioni di Presidente, che a proposito dell’impugnazione del Governo dichiarava: “Il governo ce l’ha impugnata”
Il Presidente f.f. peró alla prima difficoltà con il ritorno di contagi in Calabria cambia facilmente opinione. E questa è storia recente.
Con ordinanza n.79 del 23 ottobre chiude tutte le scuole secondarie sino al 13 novembre.
Con ordinanza n. 82 del 29 ottobre ordina la sospensione dei ricoveri negli ospedali, delle prestazioni ambulatoriali e di quelle specialistiche, chiudendo di fatto gli ospedali ora peggio combinati di prima. Era già accaduto ad aprile con grave pregiudizio per gli ammalati di altre patologie.
Con ordinanza n. 83 del 30 ottobre è battistrada – prima del DPCM del Governo – dei cosiddetti “semafori”. Ecco in alcuni comuni istituite le zone rosse ed arancioni, sui cui colori oggi si ironizza, tra cui quello di Taurianova e così togliendo le castagne dal fuoco (a proposito della scelta eventuale di chiudere le scuole) al neoeletto sindaco leghista del proprio paese. La motivazione, tra le tante che si leggono nell’ordinanza eccola: “l’incremento dei soggetti ricoverati e isolati a domicilio che, dal 24 settembre, risulta superiore al 75% e si deve registrare che l’indicenrr medio a 14 giorni, è passato dal valore di 1,29 al valore di 1,66”
Praticamente tre ordinanze in successione che nel giro di pochi giorni, descrivendo uno scenario catastrofico per la Calabria, hanno di fatto fornito l’assist al governo nazionale di compiere quello che noi – sottolineo noi – popolo calabrese possiamo contestare e che dobbiamo certamente apostrofare come un’offesa grave, anzi gravissima.
Ma voi classe dirigente invece, esponenti della residua maggioranza regionale di centrodestra siete corresponsabili dell’ennesima umiliazione con l’aggravante di non aver attivato nessuna delle vostra competenze previste dalla costituzione, dalle leggi e dallo stesso DPCM che ad un certo punto segnala che -d’INTESA con il Presidente della Regione – può essere prevista l’esenzione di molte misure restrittive in considerazione del rischio epidemiologico più basso in alcune aree della Regione.
Chiedetevi se avete fatto tutto per impedire questo. Siete sicuri di averlo fatto ?
Io penso di no e per questo vi dico: almeno restate in silenzio, in “lockdown politico” perchè se è vero che non siete i carnefici, non siete neanche le vittime, ne siete i principali complici. Ed è inutile bluffare in modo postumo minacciando ricorsi o altre azioni tragicomiche dopo aver fatto ASSOLUTAMENTE NIENTE per evitarlo, anzi.
Ora impugnate cosa o (se preferite nel vostro linguaggio) a chi?

Michele Tripodi Fb