“Ringraziamo la Questura di Reggio Calabria per l’intervento tempestivo e risolutivo compiuto per salvare la bimba ricoverata presso il reparto di #pediatria dell’ospedale di #Polistena a seguito di un morso di vipera.
Tuttavia é inaccettabile che il sistema sanitario regionale calabrese non abbia approvvigionato preventivamente nelle proprie farmacie almeno una fiala di #siero antivipera.
Eppure la spesa per medicinali e farmaci nella nostra regione é elevatissima e costituisce una delle criticità del nostro sistema sanitario.
Ma il siero antivipera non c’era da nessuna parte in #Calabria, una regione che dovrebbe invece per le sue caratteristiche climatiche, fisiche e ambientali, essere dotata almeno di un centro antiveleni regionale attrezzato che sulla carta esiste a Reggio Calabria presso l’Ospedale #Riuniti.
La Calabria ha infatti un paesaggio meraviglioso immerso tra montagne e mare che ospita una fauna ed una flora terrestri e marine variegate. Con le restrizioni #Covid, il ripopolamento faunistico é stato imponente e si vedono molto più frequentemente di prima vipere e serpenti.
Pertanto non ci sono giustificazioni dinanzi ad una negligenza di questo tipo, né é tollerabile sentire che la procedura per l’acquisto del siero antivipera fosse molto lungagginosa e costosa e per questo non sia stata fatta…
L’Azienda sanitaria di #Matera era pronta, aveva due fiale, il centro anvieleni di #Catania ne aveva una, perché la Calabria zero?
Siamo riconoscenti alla #polizia di Stato per l’azione generosa, e ancora più felici di sapere che la bambina si stia riprendendo grazie ai sanitari dell’ospedale di Polistena che stanno rivolgendo le massime attenzioni, ma ancora una volta in Calabria il caso di malasanità é stato solo sfiorato”.
Michele Tripodi fb