Il Consiglio comunale di Polistena, riunito in seduta aperta il 5 dicembre 2025 e promosso dal sindaco Michele Tripodi, ha approvato un ordine del giorno che ribadisce con forza il no all’accorpamento dell’ospedale spoke al GOM e chiede alla Regione Calabria interventi urgenti per garantire il diritto alla salute nelle comunità della Piana di Gioia Tauro.

Durante la seduta sono stati illustrati i dati che confermano il ruolo strategico del presidio ospedaliero di Polistena. Nel 2023, tra ortopedia e chirurgia, il comparto operatorio ha raggiunto numeri tali da collocare la struttura tra i migliori spoke della Calabria. Il punto nascita ha superato quota 1.000 parti l’anno, mentre il servizio di diagnostica per immagini effettua circa 5.000 risonanze magnetiche e 22.000 TAC ogni dodici mesi. Risultati importanti, frenati tuttavia da carenze strutturali e da una mancanza certificata di 65 unità di personale, tra medici, infermieri e tecnici, che limita la piena operatività dei reparti.

A pesare è anche la ridotta funzionalità delle sale operatorie: delle tre esistenti, solo due sono oggi utilizzate, con una costantemente riservata al punto nascita. I lavori di ristrutturazione avviati nel marzo 2024 e tuttora non conclusi hanno determinato un calo del 30% degli interventi chirurgici e un significativo allungamento delle liste d’attesa, spingendo molti pazienti verso strutture private o fuori regione.

Il Consiglio ha inoltre evidenziato la mancata attivazione del reparto di oncologia, limitato a un ambulatorio a giorni alterni, e le criticità del SUEM 118, privo da tempo del medico a bordo ambulanza e costretto a operare con un solo autista, con inevitabili ripercussioni sugli interventi nell’area tirrenica e nel vibonese.

Il quadro complessivo della sanità territoriale appare altrettanto critico: consultori quasi inattivi, centri di salute mentale in sofferenza, difficoltà nell’assegnazione dei medici di base, problematiche nel servizio di emodialisi e ritardi nella realizzazione delle strutture previste dal PNRR. Rimane incerta anche la disponibilità dei 33 milioni di euro annunciati da INAIL per la riqualificazione dell’ospedale.

Di fronte a questa situazione, il Consiglio comunale – su impulso del sindaco Tripodi – ha avanzato nove richieste precise al Presidente della Giunta regionale, tra cui la sospensione di ogni progetto di azienda unica provinciale, il potenziamento degli organici con proroga dei contratti in scadenza, la conclusione dei lavori delle sale operatorie entro tempi certi, l’attivazione dei reparti mai avviati (oncologia, urologia, neurologia, neonatologia) e un rafforzamento della sanità territoriale, dal 118 ai consultori.

Il documento prevede infine la creazione di un tavolo politico permanente che coinvolga sindaci, comitati e associazioni della Piana, per monitorare la situazione sanitaria e promuovere azioni condivise.

L’ordine del giorno sarà trasmesso al Ministero della Salute, al Prefetto di Reggio Calabria, alla Regione e a tutte le autorità competenti.

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