COMUNICATO STAMPA

Pititto (CGIL). Servizi sociali al collasso nell’Ambito di Caulonia: rischio stop alle prestazioni ADI. Serve un intervento immediato dei Comuni!

 

La CGIL Reggio Calabria Area Metropolitana esprime forte preoccupazione per quanto sta accadendo all’interno dell’Ambito Territoriale Sociale di Caulonia, dove, a seguito della scadenza dei contratti a tempo determinato delle assistenti sociali, non è più garantito il servizio sociale professionale sul territorio.

 

La denuncia, contenuta in una nota ufficiale del Comune capofila Caulonia, conferma una situazione gravissima e inaccettabile, figlia dell’inadempienza delle amministrazioni comunali, che non hanno ancora provveduto al versamento delle rispettive quote F1 del Fondo per l’Equità dei Servizi sociali.

 

Non si tratta soltanto di un problema occupazionale – seppur importante – che coinvolge le assistenti sociali non stabilizzate: è in gioco l’intero sistema dei servizi socio-assistenziali. A partire dai beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI), che senza il supporto del Servizio Sociale Professionale non potranno più accedere alla prestazione.

 

Un’interruzione di questa portata, in un contesto già segnato da fragilità sociali, avrebbe effetti devastanti su centinaia di famiglie, anziani, persone con disabilità e cittadini in condizione di povertà estrema, che rischierebbero di essere lasciati completamente soli.

 

La CGIL richiama con forza tutti i Comuni dell’Ambito di Caulonia alle proprie responsabilità istituzionali e sociali: non è più tollerabile alcun ritardo o tentennamento.

L’accordo di programma, sottoscritto da tutti i consigli comunali, prevede il trasferimento puntuale delle quote annuali al Comune capofila per garantire la continuità dei servizi socio-assistenziali. Disattendere questo impegno equivale a negare diritti fondamentali e ad abbandonare le fasce più deboli della popolazione.

 

Chiediamo con forza che ogni amministrazione adempia senza ulteriori indugi ai propri obblighi, per consentire la piena riorganizzazione dell’Ufficio di Piano, il rafforzamento della rete dei servizi e l’attuazione concreta delle misure previste dalla normativa nazionale, a partire dall’Assegno di Inclusione (ADI).

 

Chi non fa la propria parte si assume la responsabilità politica e morale di un possibile collasso del sistema di assistenza sul territorio.

La tutela delle persone più fragili non può essere vittima di inerzie, ritardi o indifferenza.

La CGIL sarà in prima linea, insieme ai lavoratori e agli utenti, per difendere il diritto universale all’assistenza sociale e denunciare ogni responsabilità politica e amministrativa di eventuali interruzioni dei servizi.

 

Il Segretario Generale

CGIL Reggio Calabria Area Metropolitana

Gregorio Pititto