di Francesco Marrapodi
In un angolo segreto della Calabria, sorge un borgo che non ha pari. È un regno sospeso tra la realtà e l’incanto, dove le favole si intrecciano e si mescolano con la polvere dell’antichità. In questo antico paese che si adagia sulle colline di Catanzaro, le leggende sono realtà vive e vibranti, affrescate su muri, porte, finestre, come se ogni pietra fosse un frammento di un sogno. È il borgo di Belcastro, ovvero il Paese delle Fiabe: un angolo dove ogni vicolo è una pagina che si sfoglia sotto i tuoi passi. Qui, il mito non è solo un racconto da leggere, ma una dimensione da attraversare, una realtà che vibra nell’aria. Le opere dell’artista Matteo Lupia hanno trasformato Belcastro in un regno incantato, un crocevia dove il sogno di Alice si intreccia con quello di Pinocchio. È come entrare in un mondo senza tempo, dove il Cappellaio Matto, con il suo sorriso malizioso, vi accoglie come in una festa che non conosce fine. La Regina di Cuori, autoritaria e magnifica, cammina tra le strade del borgo, destando tanta meraviglia. E mentre vi lasciate avvolgere da questa danza di colori e di voci, il Bianconiglio non smette mai di correre, come se vi invitasse a seguirlo in una ricerca senza fine, un cammino che sfida la percezione del tempo. Ogni passo è un viaggio in un luogo dove le direzioni si dissolvono, dove le strade si fanno labirinti di stupore. Cartelli sghembi, colorati come bandiere in un mondo sconosciuto, si stagliano nel paesaggio come segnali misteriosi di una dimensione oltre la nostra: “sinistra”, “destra”, “di sopra”, “indietro”… Chi può dirsi certo di quale sia la strada giusta? Ogni angolo di Belcastro è insomma un enigma che svela se stesso, un mistero che sfida la realtà e chiama a sé l’avventura. Qui, come nel Paese dei Balocchi, il tempo sembra piegarsi in un eterno presente, e le giostre scintillano sotto il cielo sereno, come stelle terrestri che ospitano i sogni di bambini che non smettono mai di credere. Nel campo dei miracoli, il Gatto e la Volpe tessono inganni e speranze, come in un gioco senza fine, dove la linea tra il bene e il male si fa sottile, e ogni scelta è una sfida tra il sogno e la realtà. Non può mancare, nell’immenso cuore di questo paese, il drammatico momento che tutti conoscono: Pinocchio, imprigionato nel ventre della balena, lotta per sfuggire all’abbraccio dell’immensità, simbolo di quella speranza che mai cede, neppure di fronte all’oscurità più profonda.
Ma il vero incanto si cela in un angolo nascosto del borgo, dove una scalinata dipinta nei colori dell’arcobaleno sembra emergere da un sogno antico, guidando chiunque la percorra verso un altro mondo. È un cammino di gioia e di meraviglia, un sentiero che non può non essere ammirato, fotografato, vissuto in ogni sua sfumatura. E così, mentre il borgo di Belcastro si fa custode di leggende e di magia, il suo castello normanno, maestoso e antico, scruta l’infinito mare del Golfo di Squillace. Da qui, il panorama si dipana come un quadro immortale che abbraccia colline, campagne e cieli senza fine, come se ogni elemento della natura fosse parte di una tela viva, pulsante.
Il progetto di riqualificazione del borgo non è solo un atto di rinnovamento, ma una vera e propria rinascita poetica. Ogni casa, ogni porta, ogni finestra racconta una storia che solo la bellezza sa narrare, offrendosi in una nuova veste che non può essere descritta a parole, ma che va vissuta. Così, Belcastro diventa un luogo unico, un Paese delle Fiabe che pulsa nel cuore della Calabria. Ogni opera d’arte di Matteo Lupia è un invito a perdersi in un mondo che va oltre la realtà, un viaggio che ogni uomo, ogni bambino, ogni spirito sognante dovrebbe intraprendere. Non è solo una destinazione, ma una promessa di incanto, un richiamo che vale ogni passo, ogni respiro, un viaggio che non lascia mai indifferenti.