Sono oltre 28 mila i siti internet che, nell’anno scorso, sono stati passati al setaccio, complessivamente, dagli specialisti della Postale, l’articolazione specialistica della Polizia di Stato deputata alla prevenzione e contrasto della criminalità cibernetica e che lega le proprie origini al tema della tutela dei minori da ogni possibile forma di sfruttamento e abuso online.

Dei portali web analizzati, quasi 2800 sono stati quelli inseriti nella black list dei siti che contengono rappresentazioni proprio di sfruttamento sessuale di minori.

Oltre 1100, invece, le persone identificate e denunciate per aver scaricatocondiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale su minorenni; mentre si registra un aumento delle estorsioni sessuali e un lieve calo del fenomeno dell’adescamento online, che riguarda però soprattutto la fascia di età da 10 a 13 anni. Infatti, la fascia dei preadolescenti è quella che maggiormente ha avuto interazioni sessuali tecnomediate, 200 rispetto ai 341 casi totali.

Nell’anno di riferimento è stato poi registrato anche un incremento dei casi di sextortion, che sono passati dai 118 del 2022 ai 132 del 2023.

Sono i dati, in sintesi, che emergono dal dossier  predisposto dalla stessa Postale e che illustra i principali e più attuali fenomeni, le azioni di contrasto, lo stato delle partnership col settore privato, oltre alle iniziative di prevenzione e sensibilizzazione per gli utenti in questo delicato contesto, e dato alle stame proprio in occasione del 5 maggio, data in cui di ogni anno ricorre la giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia.

Per frenare questi fenomeni la Polizia Postale continua incessantemente a collaborare con importanti attori condividendo progettivalori e obiettivi, e avviando iniziative di prevenzione che gli agenti conducono con lo scopo di diffondere la cultura della sicurezza digitale e arginare le continue sfide che nel mondo virtuale si rinnovano e intensificano quotidianamente.

Un impegno che si compone di tante sfumature, accomunate dall’obiettivo di rendere la rete un posto più sicuro e gli utenti utilizzatori consapevoli e responsabili delle risorse che hanno a disposizione.

I NUOVI TREND ED IL PERICOLO AI

Negli ultimi anni, d’altronde, e come evidenzia il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Ivano Gabrielli, “abbiamo assistito all’incremento di nuovi trend, tra cui l’uso dell’intelligenza artificiale generativa e di strumenti volti a garantire l’anonimato nel web”.

Tecnologie avanzate, queste, che aprono quindi nuove frontiere per la creatività e l’innovazione, ma allo stesso tempo introducono minacce inedite.

Il messaggio vuole veicolare la brochure realizzata dalla Polizia, quindi, “è che il web può essere un Paese delle Meraviglie, in considerazione delle possibilità che offre, in termini di contenuti fruibili, agli utenti di tutte le età, ma al suo interno si nascondono anche coloro che sfruttano l’innocente curiosità dei più piccoli per scopi illeciti” e che “Conoscere questi pericoli ci consente di prevenire e contrastare le nuove forme di sfruttamento sessuale dei minori online, impedendo la commissione di nuovi reati”, spiega ancora Gabrielli.

“La Postale – aggiunge il dirigente – continua a lavorare con dedizione per monitorare e fronteggiare tutti i rischi del web. Attraverso l’adozione di metodologie investigative all’avanguardia e la promozione di una cooperazione sempre più stretta tra il settore pubblico e privato, si impegna a mantenere internet uno spazio sicuro, in particolar modo per i più piccoli e le persone vulnerabili, accompagnandoli in una navigazione consapevole nella rete”.

Quotidianamente – prosegue poi Gabrielli – i nostri operatori, unitamente ai collaterali organi di Polizia esteri, si adoperano per identificare i responsabili e le loro vittime e per assicurare che nell’ambiente digitale possano essere garantiti luoghi di crescita sana e positiva per tutti i cittadini e riaffermando il diritto per i minori di scoprire il web senza temere insidie nascoste. Il contrasto internazionale alla pedofilia e pedopornografia online è un valore aggiunto nella lotta a questi crimini odiosi, che consente alle polizie di tutto il mondo di operare in sinergia”.

LE PRINCIPALI MINACCE

Come evidenzia il report, lo sfruttamento sessuale dei minori online è un fenomeno complesso e multidimensionale, che si aggrava costantemente a livello globale.

Dal 2019 il National Center for Missing and Exploited Children (NCMEC) ha registrato un aumento dell’87% dei casi. Gli autori di questi reati sono spesso persone insospettabili, che conducono una vita ordinaria e hanno un’età che, nel 70% dei casi, non arriva ai 45 anni.

Sempre più spesso sfruttano i servizi di messaggistica e socialnetworking legali volti a garantire l’anonimato, per mascherare le loro intenzioni e la loro identità, tentando di eludere le investigazioni delle forze di polizia.

“La complessità dei fenomeni di abuso sessuale online – si legge nella brochure – richiede un approccio sempre più integrato tra il framework normativo del nostro Paese, le attività investigative sempre più sofisticate, anche a livello tecnico e la massima attenzione nei confronti delle specifiche peculiarità psicologiche degli autori di reato e delle vittime”.

La presenza di un pool di psicologi dell’Unità di Analisi dei Crimini Informatici (UACI) presso il Servizio Polizia Postale ha progressivamente aperto la strada a un confronto costante con gli aspetti più definitamente umani, che correlano con queste gravi crimini.

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