R. e P.

Ospedale di Locri: ricoveri in ortopedia sospesi con atti formali.

Direttore sanitario e company mentono sapendo di mentire.

Domani al “tavolo” presso la Prefettura di Reggio Calabria verrà formalizzata la richiesta di commissariamento dell’Azienda e dell’Ospedale per i reiterati atti contro la Costituzione e per le persistenti violazioni di legge.

Il Direttore Sanitario Aziendale, dott. Pasquale Mesiti, mente sapendo di mentire e rischia di raggiungere lo stesso livello di menzogne dei suoi amici Brancati e Scura.

Non è negando l’evidente situazione drammatica dell’ospedale, che in più occasioni abbiamo denunciato, che si risolve il grave e angoscioso problema dell’Ospedale della Locride.

Che il servizio di Ortopedia sia stato interrotto per mancanza di personale ed i pazienti in entrata, compreso il paziente da sottoporre ad intervento già ricoverato siano stati dirottati su Polistena, lo dicono i documenti ufficiali della direzione sanitaria ospedaliera. Pertanto, quanto accaduto è tutto vero e non può essere smentito.

Domani mattina, al Prefetto di Reggio Calabria, che ringraziamo per aver convocato d’urgenza il “Tavolo sulle problematiche dell’Ospedale di Locri”, a seguito del peggioramento della qualità dei servizi erogati ai cittadini, chiederemo formalmente di intercedere presso il Ministro della Salute, On. Giulia Grillo, per il Commissariamento immediato dell’Azienda Sanitaria Provinciale e per la contestuale  rimozione dall’incarico della Direzione Sanitaria Ospedaliera dell’Ospedale di Locri.

Chi quotidianamente, nell’esercizio delle proprie funzioni, compie atti contrari alla Costituzione e porta avanti atti ed azioni gravi e persistenti violazioni di legge che alimentano anche palesi situazioni di ordine pubblico, non può continuare a rimanere al proprio posto mettendo a repentaglio la vita di terzi.

Sono purtroppo numerosi i presunti casi di malasanità denunciati a seguito di morti successive al ricovero presso il nosocomio locrideo e ci sono altri casi che i familiari dei deceduti hanno preferito non denunciare.

Tutto ciò è inaccettabile per la Locride, per l’Italia, per la Comunità europea.

Non esiste alcuna giustificazione ai continui soprusi perpetrati nella gestione dell’azienda sanitaria.

Non è più corretto che siano i cittadini a pagare sulla propria pelle e spesso con la vita i guasti causati da soggetti non adeguati, per come acclarato i questi anni, a gestire la sanità pubblica e l’ospedale di Locri. Presidio ospedaliero praticamente distrutto dalla mala gestione di tali soggetti.

Non si può più continuare così. Non è giusto. Non lo meritiamo.

In attesa del Sanità Day, che abbiamo previsto per il prossimo 29 settembre, continueremo a dare battaglia per difendere, per nome e per conto dei cittadini della Locride, il sacrosanto diritto alla sanità pubblica sancito dall’articolo32 della costituzione italiana che recita testualmente: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Giovanni Calabrese