Ore di grande attesa per la nuova svolta nel caso Denise Pipitone. La storia relativa alla scomparsa della piccola bimba di 4 anni di Mazara del Vallo aveva appassionato l’Italia intera che, dopo i recenti sviluppi degli ultimi giorni, è tornata a sperare insieme a mamma Piera Maggio in un esito positivo. La segnalazione questa volta è arrivata per caso: un’infermiera russa, residente da tanti anni in Italia, mentre era intenta a guardare una trasmissione del suo Paese, ha notato un’incredibile somiglianza che, a suo dire, le ha fatto venire i brividi.

La donna ha notato alcune caratteristiche del volto di una giovane ragazza, in cerca della madre, molto simili a quelle di Piera Maggio. Ma non è tutto, la storia della ragazza, presenta dei punti in comune con quella di Denise: è stata rapita a 4 anni nel 2005 (simile arco temporale rispetto alla scomparsa di Denise), viveva in un campo rom e si guadagnava da vivere con l’elemosina prima di essere stata arrestata e trasferita in un orfanotrofio. Lì le è stata data una nuova identità visto che del suo passato non c’è traccia: oggi porta il nome di Olesya Rostova.

Il caso è diventato ben presto virale grazie alla diffusione di ‘Chi l’ha visto?‘ che ha impiegato una buona parte della puntata di mercoledì sera fra comparazioni di foto, approfondimenti e ricostruzioni del caso relativo alla scomparsa di Denise Pipitone. Si è parlato fin qui unicamente di ipotesi, suggestioni, speranze. Solo il test del Dna avrebbe potuto dare la reale certezza ad un lieto fine tanto insperato quanto bellissimo. Prima però, il confronto fra i due gruppi sanguigni, tirato enormemente per le lunghe dalla tv russa che ha fiutato le potenzialità del caso in termini di audience. Nella puntata odierna di “Pust’ govoryat” (Lasciateli parlare) è stata presentata Anastasia, presunta sorella biologica di Olesya. Poi è toccato alle storie di due presunte madri: entrambe hanno effettuato il test del Dna, con lo 0% di compatibilità come risultato ottenuto.

Successivamente l’avvocato Giacomo Frazzitta è intervenuto finalmente in collegamento. Il legale ha più volte messo fretta al conduttore che continuava a tirare per le lunghe la situazione, minacciando anche di lasciare la diretta e parlando espressamente di una ‘trappola mediatica’. In conclusione, il gruppo sanguigno di Olesya Rostova è stato comunicato telefonicamente ed è differente da quello di Denise. Finisce dunque così il nuovo capitolo del caso che ha tenuto l’Italia col fiato sospeso: una nuova segnalazione rivelatasi errata, ma che non farà desistere Piera Maggio dalla ricerca di sua figlia.

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