Oggi, Sabato 6 dicembre 2025, la Chiesa celebra la festa di San Nicola di Bari, un santo amato in tutto il mondo, specialmente in Calabria, dove la sua devozione è profonda e radicata. La sua figura unisce cattolici e ortodossi, e le sue leggende, ricche di miracoli, lo hanno reso un simbolo universale di bontà e giustizia.

AUGURI a tutti coloro che portano questo nome.

San Nicola è forse più noto al grande pubblico come Babbo Natale o Santa Claus, soprattutto nei paesi anglosassoni, o come Nikolaus in Germania. Questa trasformazione della sua immagine, da vescovo a portatore di doni per i bambini, nasce dalla sua famosa storia delle tre borse d’oro lanciate nella casa di una famiglia povera per salvare le tre figlie dal destino di schiavitù o prostituzione.

Protettore di una miriade di categorie – dai pescatori e marinai agli avvocati, dai commercianti ai scolari – San Nicola è venerato come il difensore dei deboli e delle vittime di ingiustizie. La sua compassione lo rende un intercessore particolarmente caro a chi si trova in difficoltà.

Un tempo, le giovani ragazze che speravano di trovare marito recitavano questa antica preghiera:

Eu ti pregu, Niculò Santu,

pè la carità ch’avisti,

tri dunzelli maritasti

e di grazii l’arricchisti.

Tu cu mia accussì ndai a fari,

e di mia nun t’ha scurdari.

Una supplica dolce e commovente, che testimonia l’intimità e la fiducia con cui il popolo si rivolgeva a lui.

Questa antica statua lignea raffigurante San Nicola (che attualmente è stata trasferita nella Chiesa del Rosario), è un esempio splendido di arte sacra, probabilmente risalente ai secoli XVII-XVIII. È realizzata in legno intagliato e dipinto, con una finitura policroma che ne esalta la maestosità e la solennità.

Il santo è ritratto in piedi, con un’espressione serena e compassionevole sul volto. Ha una barba folta e capelli ricci, tipici delle rappresentazioni tradizionali di San Nicola.

Sopra la testa brilla un’aureola semplice, un cerchio metallico che ne indica la santità.

Indossa paramenti vescovili riccamente decorati:

Una casula (il mantello esterno) di colore blu e oro con un motivo a scacchi e fiori di giglio dorati, simbolo di regalità e purezza. Un stolone bianco con croci e stelle dorate, che gli pende sul petto. Sotto, si intravedono maniche rosse con motivi floreali, e calzari rossi decorati.

Con la mano destra benedice, formando il gesto della benedizione trinitaria (due dita alzate). Con la sinistra tiene un libro rosso, simbolo della Parola di Dio e della sua funzione di pastore della Chiesa. Sul libro sono posate tre sfere d’oro, il suo attributo più riconoscibile, che evocano il miracolo delle tre borse d’oro donate alle tre fanciulle.

L’opera trasmette un senso di autorità spirituale e di misericordia, perfettamente in linea con il ruolo di San Nicola come “difensore dei deboli”.

pagina fb GIOIOSA IONICA (RC)

San Nicola di Bari è il santo patrono del Cumune di Marina di Gioiosa Ionica, e la sua festa si celebra il 6 dicembre, giorno in cui si svolgono messe solenni, affidamento della città e processione per le vie del paese, a testimonianza del forte legame tra la comunità e il santo, protettore dei marinai, dei fanciulli e delle famiglie.
Un tempo veniva aspettata con ansia in quanto per molti voleva dire trasferirsi dai paesi limitrofi, magari in comitiva, con tutte le masserie con carri agricoli. Essa era quindi vissuta come una vacanza, un motivo di rilassamento e di momentaneo oblio nei confronti del duro lavoro dei campi. Fino ad alcuni anni addietro la processione si svolgeva collocando la statua su un carro trainato da buoi; questo per indicare la devozione che i “massari” nutrivano verso il Santo. In un passato un po’ più remoto la festa era preceduta (il giovedì e il venerdì) da una imponente fiera del bestiame che si teneva sotto i ponti del fiume Torbido.
L’artistica statua lignea è stata restaurata dallo scultore Giuseppe Correale. Detta statua dovrebbe essere di scuola napoletana: di fine ‘700, secondo alcuni; del primo ottocento, secondo altri. Di diversa, recente e maldestra fattura i tre fanciulli che sono riposti ai piedi della statua.
La festa patronale, nel corso degli anni perse importanza a favore di quella della Madonna del Mare, introdotta nel paese verso il 1921. Tuttavia, nel 1991, si è avuto un incremento di solennità dei festeggiamenti per via della presenza nel paese delle reliquie e della “manna” del Santo.
(salvo imprevisti, dopo la celebrazione della Santa Messa delle ore 17,00 seguiremo in diretta l’inizio della processione)
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