Italia in giallo “rafforzato” per altre 24 ore. Poi nel fine settimana, domani e domenica, si passa in zona arancione, in attesa delle decisioni di oggi del Governo che comunicherà i nuovi Rt regionali decisivi per capire quali saranno le nuove restrizioni.

Per oggi dunque in giallo rafforzato ecco le regole:

Bar e ristoranti

Bar e ristoranti, pasticcerie sono aperti ma fino alle 18, orario dal quale tornerà ad essere consentito solo l’asporto (fino alle 22) e la consegna a domicilio.

Spostamenti

Ci si sposta liberamente, ma solo all’interno della propria regione.  Per valicare i confini regionali bisognerà autocertificare un valido motivo: come sempre, il ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione anche per raggiungere il partner convivente nella casa di comune abitazione se questa si trova in un comune diverso da quello di residenza. Consentito spostarsi per lavoro o motivi di salute e necessità. Coprifuoco sempre in vigore, ancora dalle 22 alle 5.

Negozi

Tutti aperti senza alcuna distinzione fino alle 20 (l’apertura allungata alle 21 era prevista solo per le festività natalizie).

 

L’arancione all’orizzonte

Da domani si torna in zona arancione e molto probabilmente sarà il colore preminente del futuro. Mezza Italia, infatti, potrebbe essere da lunedì in zona arancione, con la Sicilia che potrebbe passare direttamente da gialla a rossa. Il governo già lavora al nuovo Dpcm del 15 gennaio ad un’ulteriore stretta per arginare l’arrivo della terza ondata del virus, confermando buona parte delle misure attualmente in vigore, a partire dal divieto di spostamento tra le regioni.

I dati aggiornati della cabina di regia del ministero della Salute arriveranno nelle prossime ore ma le prime indicazioni confermano una risalita della curva epidemiologica che è ormai arrivata alla quarta settimana consecutiva. Numeri dunque sicuramente peggiori rispetto a quelli di 7 giorni fa con almeno 12 regioni che, alla luce dell’abbassamento della soglia dell’Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce, sono a rischio di passaggio in una zona con misure più restrittive.

Sono 12 le regioni che, alla luce dell’abbassamento della soglia dell’Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce, sono a rischio di passaggio in una zona con misure più restrittive. Tre Regioni – Calabria (1.09), Liguria (1.07) e Veneto (1.07) – avevano in base all’ultimo monitoraggio un Rt superiore all’1 anche nel valore inferiore e, dunque, in caso di peggioramento, si collocherebbero automaticamente in zona arancione. Ma altre 3 regioni, ovvero Basilicata (1.09), Lombardia (1) e Puglia (1), che superavano l’Rt 1 nel valore medio una settimana fa, sarebbero destinate alla zona arancione. Rischiano anche l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e le Marche, che sfioravano l’Rt 1 (rispettivamente 0.98, 0.96 e 0.99) e la Sardegna, che aveva un Rt a 0.78 ma era classificata a rischio non valutabile. Lazio, che ha un indice di trasmissione di poco sotto l’1, è nel limbo.
Situazione critica per la Sicilia che potrebbe fare il doppio salto all’indietro e passare da gialla a rossa, visto che i tecnici regionali, sulla base dell’alto tasso dei contagi, hanno suggerito un provvedimento simile della durata di 3 settimane al presidente Nello Musumeci.