La cabina di regia del ministero della Salute con l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha definito qual è la situazione attuale dei nuovi contagi in Italia ed è emerso quali sono i nuovi colori delle Regioni a partire da lunedì 23 agosto 2021. Dai dati contenuti nella bozza del monitoraggio, è emerso che l’indice Rt è in calo e l’Italia resterà tutta in zona bianca.

L’indice Rt in Italia è in calo: è ora a 1,1 contro 1,27 della scorsa settimanaIn lieve aumento l’incidenza, passata secondo i dati Iss da 68 a 69 casi per centomila abitanti (nel periodo 9-15 agosto), mentre i dati in tempo reale fotografano una sostanziale stabilità, 73,6 a ieri contro 73 di giovedì scorso. Nel report viene confermato: “Rallenta l’aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale”.

Monitoraggio 20 agosto, Regioni a rischio e i nuovi colori

Per quanto riguarda la situazione delle Regioni, l’Italia resta tutta bianca. Non ci sarebbe, infatti, un cambio di colore per la Sicilia da bianco a giallo in base ai dati del monitoraggio settimanale. I parametri, secondo quanto si apprende, sarebbero ancora dentro le soglie.

Dai dati è emerso però che sono 18 le Regioni/province autonome che “risultano classificate a rischio epidemico moderato“, secondo il Dm del 30 Aprile 2020.

Sono soltanto 3 quelle “classificate a rischio basso”, si tratta di Lombardia, Veneto e Lazio. Il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute si riferisce al periodo che va dal 9 al 15 agosto.

Variante Delta, il report settimanale

Nel report settimanale si legge anche un aggiornamento sulla circolazione della variante Delta che “è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale”.

“Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”, si legge nel testo.