Nessuna esclusione del Sud Italia dal piano europeo per l’alta velocità. A precisarlo è Denis Nesci, eurodeputato del gruppo Conservatori e Riformisti Europei (FdI–ECR), dopo le notizie diffuse in queste ore sulla presunta mancanza del Mezzogiorno nelle mappe della nuova rete ferroviaria europea. “È doveroso chiarire alcuni aspetti fondamentali – afferma Nesci –. La Figura 1 riportata in molti articoli e documenti della Commissione è una rappresentazione stilizzata dei collegamenti tra le capitali europee, utilizzata con finalità illustrative per mostrare i tempi medi di percorrenza tra i principali centri politici e amministrativi del continente. Non è una mappa tecnica e non riporta, per questo, nel dettaglio, le tratte che attraversano il Sud Italia”.

La Figura 2, quella tecnica di riferimento, mostra invece con chiarezza che il Mezzogiorno è pienamente incluso nella rete ad alta velocità, con tratti già completati, altri in corso e nuovi interventi programmati lungo entrambe le dorsali, tirrenica e adriatica.

In Calabria, spiega Nesci, sono già operativi tratti modernizzati che consentono velocità fino a 200 km/h, mentre ulteriori opere infrastrutturali sono previste nei prossimi anni per ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza. È inoltre in programma una nuova linea lungo la dorsale tirrenica, a nord della regione, progettata per velocità superiori ai 200 km/h, che potenzierà i collegamenti dalla Calabria verso Napoli, Roma e il Nord Italia. Sul versante adriatico, il collegamento Napoli–Foggia, anch’esso ad alta velocità, rafforzerà i collegamenti verso Bari e l’intera costa adriatica.

Il Mezzogiorno è parte integrante e strategica della rete TEN-T – ribadisce Nesci –. Le infografiche semplificate diffuse in queste ore non descrivono la totalità del piano infrastrutturale, ma solo una visione simbolica dei collegamenti principali tra capitali europee. L’Italia meridionale resterà un tassello fondamentale della mobilità europea del futuro. Le opere già in corso e i nuovi progetti lungo le dorsali tirrenica e adriatica contribuiranno a ridurre i tempi di percorrenza e a rafforzare l’integrazione del Sud con il resto del Paese e dell’Europa. È importante comunicare con chiarezza e rigore tecnico – conclude – evitando allarmismi infondati che rischiano solo di alimentare confusione e sfiducia: il Sud è dentro la rete TEN-T e lo sarà da protagonista.”

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