COMUNICATO STAMPA

Reggio Calabria, 22.11.2025

NELLA LOCRIDE, LONTANO DAI RIFLETTORI, CONTRO LA MAFIA, USMIA CARABINIERI AL FIANCO DEI CARABINIERI IN PRIMA LINEA

Il giorno della Virgo Fidelis: vicinanza a chi serve tra armi, intimidazioni e sacrifici familiari.La Locride è una terra complessa, segnata da una criminalità radicata e violenta. Qui, dove il rischio è quotidiano e la divisa è bersaglio, i Carabinieri garantiscono sicurezza con coraggio silenzioso. Ed è proprio in queste realtà difficili che, nel giorno dedicato alla Patrona dell’Arma, Virgo Fidelis, USMIA Carabinieri ha scelto di essere presente, non con parole, ma con ascolto, vicinanza e proposte concrete.

Nella giornata del 21 novembre, una delegazione dell’Unione, guidata dai Segretari Nazionali Donato Sciancalepore e Luigi Vivirito, ha visitato le Stazioni di Platì, San Luca e Careri, presidi fondamentali in un territorio dove essere Carabiniere significa, spesso, combattere una criminalità armata, spietata e intimidatoria. Qui uomini e donne dell’Arma servono lo Stato tra sacrifici personali, distanza dalle famiglie e rischi costanti.

La missione di USMIA Carabinieri non si ferma ai grandi centri: «Siamo dove il servizio è più duro e dove l’uniforme pesa di più», hanno ribadito i dirigenti, raccogliendo il consenso dei militari in servizio, che hanno espresso soddisfazione per una presenza reale, non simbolica.

Durante la visita, la delegazione ha incontrato anche il Comandante del Gruppo Locri, Tenente Colonnello Gianmarco Pugliese, con cui si è svolto un confronto istituzionale costruttivo, volto a valorizzare le condizioni di chi opera in contesti particolarmente gravosi.

Dall’ascolto sul campo, l’associazione presenterà al Comando Generale dell’Arma una proposta che punta a rendere più equa la permanenza nelle sedi disagiate.

Le misure richieste saranno:

– Ridurre da 6 a 4 anni la permanenza complessiva nelle sedi disagiate;

– Consentire la domanda di trasferimento tre mesi prima della scadenza;

– Garantire l’assegnazione nella provincia richiesta.

La modifica, spiegano Sciancalepore e Vivirito, mira a rendere queste destinazioni più sostenibili e attrattive, senza indebolire la tutela del territorio, aumentando anzi la disponibilità di personale motivato.

USMIA Carabinieri conferma così la sua linea: essere presente dove è più difficile servire, dove l’uniforme non è soltanto responsabilità ma coraggio, resistenza, sacrificio, scelta di vita. Dove ci sono i Carabinieri, USMIA c’è.

LUIGI VIVIRITO SEGRETARIO NAZIONALE USMIA CARABINIERI