Nel 29° anniversario della tragica scomparsa del Maresciallo Capo Pasquale Azzolina, Medaglia di Bronzo al Valor Militare “alla memoria”, l’Arma dei Carabinieri ha rinnovato il proprio impegno nel custodirne la memoria con una solenne cerimonia di commemorazione nella sua Sant’Eufemia d’Aspromonte.

Alla presenza delle massime autorità civili, militari, religiose e giudiziarie della provincia di Reggio Calabria, si è svolto un momento di raccoglimento presso la lapide di località “Ponte Crasta”, luogo dell’eccidio avvenuto il 17 giugno 1996. In onore del Maresciallo è stata deposta una corona d’alloro, simbolo di riconoscenza e memoria.

A seguire, nella Chiesa di Sant’Ambrogio, è stata celebrata la Santa Messa officiata dal cappellano militare don Aldo Ripepi e dal parroco don Marco Larosa, in un’atmosfera carica di emozione e rispetto.

Il racconto di un sacrificio eroico

Era la sera del 17 giugno 1996 quando il Maresciallo Capo Pasquale Azzolina, comandante della Stazione Carabinieri di Sant’Eufemia d’Aspromonte, fu freddato mentre svolgeva il proprio servizio. Dopo una segnalazione telefonica anonima, giunta in caserma intorno alle 23, che denunciava movimenti sospetti in località “Ponte Crasta”, il Maresciallo, insieme al Vice Brigadiere Salvatore Coltello, si recò immediatamente sul posto per effettuare le dovute verifiche.

Lì, i due militari trovarono due fratelli del posto intenti a smontare una moto-ape abbandonata dopo un incidente. Il Maresciallo, che conosceva bene i due giovani, notò dei pezzi di motore all’interno della loro auto e chiese loro di seguirlo in caserma. Fu in quel momento che uno dei due estrasse una pistola e aprì il fuoco. Nonostante fosse stato colpito, Azzolina tentò di reagire estraendo l’arma di ordinanza, ma venne raggiunto da un ulteriore colpo mortale. I due si diedero alla fuga, ma vennero arrestati nelle ore successive.

Il Vice Brigadiere Coltello, ferito anch’egli durante l’azione, contribuì all’arresto dei responsabili, mostrando straordinario sangue freddo e professionalità.

Per il suo gesto eroico, il Maresciallo Capo Azzolina fu insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare alla memoria, con una motivazione che ne scolpisce per sempre l’esempio nella storia dell’Arma:

“Comandante di Stazione distaccata in territorio caratterizzato da alto indice di criminalità, veniva fatto segno, unitamente a militare dipendente, ad improvvisa e violenta azione di fuoco da parte di due malviventi sorpresi in flagranza di furto. Benché colpito in più parti del corpo, con elevato coraggio e grande determinazione, tentava di reagire con l’arma in dotazione, ma colpito ancora una volta in parti vitali, si accasciava esanime al suolo.
Fulgido esempio di alto senso del dovere ed elevate virtù militari, spinte fino all’estremo sacrificio”
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Un’eredità morale per le nuove generazioni

Nel ricordo di Pasquale Azzolina, l’Arma dei Carabinieri riafferma i suoi valori fondanti: coraggio, spirito di servizio e senso del dovere. Il sacrificio del Maresciallo Capo continua a essere una guida morale e un esempio luminoso per i giovani militari e per l’intera comunità.

Il suo nome resta inciso non solo nella pietra, ma nel cuore di chi crede nella giustizia, nella legalità e nell’impegno quotidiano per il bene comune.

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