Accogliendo la richiesta avanzata dall’avv. Giovanna Beatrice Araniti, i giudici del Tribunale di sorveglianza di Roma hanno revocato la misura del 41 bis, il cosiddetto “carcere duro”, a Santo Vottari, di 46 anni, di San Luca, condannato a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa nel processo “Fehida”. Un processo scaturito dalle indagini sulla cruenta faida di San Luca culminata, a Ferragosto del 2007, con la strage di Duisburg, in Germania. Santo Vottari, ritenuto un elemento di primo piano all’interno del potente e ramificato clan della ‘ndrangheta Pelle-Vottari di San Luca, era stato arrestato, dopo circa 10 anni di latitanza, a marzo del 2017 dai carabinieri. Dopo alcuni mesi di reclusione allo stesso Vottari gli era stato applicato, con apposito decreto del Ministero della Giustizia, il regime speciale del 41 bis.

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