Il gup di Reggio Calabria, dott. Antonino Foti, ha rinviato a giudizio davanti al Tribunale di Locri, in composizione collegiale, 32 imputati coinvolti a vario titolo nell’operazione denominata “Eureka”.

Come riporta Rocco Muscari su gazzettadelsud oggi in edicola, la prima udienza del processo è stata fissata per martedì 11 giugno nella sede del Tribunale penale di Locri, in piazza Fortugno, con inizio alle ore 9.
Si è già costituito parte civile nel processo il Ministero dell’Interno, mentre risultano persone offese la Regione Calabria e il Comune di Bianco, che si possono ancora chiedere l’ammissione in qualità di parte civile.

Nel procedimento penale “Eureka”, che è stato coordinato dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, diretta dal dott. Giovanni Bombardieri (prossimo procuratore della Repubblica di Torino), sono contestati numerosi reati che vanno, a vario titolo e con modalità differenti, dall’associazione per delinquere di stampo mafioso all’associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti (con l’aggravante della transnazionalità e dell’ingente quantità), dalla produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, alla detenzione/traffico di armi anche da guerra, ed ancora riciclaggio, favoreggiamento, procurata inosservanza di pena, trasferimento fraudolento di valori ed altro.
L’indagine condotta dall’Autorità Giudiziaria reggina è stata avviata nel giugno 2019 a seguito di raccordi tra l’Arma dei Carabinieri e la Polizia federale belga che stava investigando su alcuni soggetti riferibili alla “cosca” denominata “Nirta” di San Luca attiva a Genk, in Belgio, dedita, secondo l’ipotesi investigativa, tra l’altro, al narcotraffico internazionale.

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