Alcune settimane fa l’uomo ha contattato la polizia giudiziaria e ha annunciato che voleva tornare sui suoi passi confermando le sue dichiarazioni accusatorie. “Tutti parlano di quella vicenda – avrebbe detto – ma io so come sono andate le cose. Perche’ io le ho viste”. Al vaglio dei giudici c’e’ l’agguato teso il primo giugno 1997 ad Antonio e Antonino Stefanelli e al loro autista Francesco Mancuso (i corpi non furono mai ritrovati) e quello successivo, del 30 gennaio 1998, a Roberto Romeo. Gli imputati sono cinque. “Tutto questo e’ quanto meno sorprendente” ha commentato uno dei difensori, l’avvocato Mauro Anetrini.
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