Le dichiarazioni contraddittorie o dubitative dei collaboratori o dei testimoni di giustizia, insieme con la mancanza di riscontri individualizzanti hanno portato alla decisione della Corte di Assise d’Appello di Torino ad assolvere tutti e 5 gli imputati coinvolti nel processo scaturito dalla “faida di Volpiano”.

Nelle motivazioni della sentenza i giudici torinesi, in sede di rinvio disposto dalla Cassazione, ha riformato la precedente pronuncia, annullando gli ergastoli già comminati a Natale Trimboli (avvocati Francesco Lojacono ed Enrico Bucci) e Rosario Marando (avv. Giovanna Araniti); e confermando le precedenti assoluzioni di cui avevano beneficiato nel precedente giudizio Gaetano Napoli (avv. Giovanna Araniti), Santo Giuseppe Aligi (avvocati Mauro e Guido Anetrini) e Antonio Spagnolo (avvocati Giuseppe Iemma e Carlo Morace).

L’edizione integrale dell’articolo di Rocco Muscari è disponibile sull’edizione cartacea della Gazzetta del Sud – edizione Calabria.