Le cosche erano pronte a scatenare una nuova guerra di mafia per assicurarsi il controllo del territorio: lo ha accertato la Polizia al termine di un’inchiesta coordinata dalla DDA di Catanzaro che ha portato all’arresto di diversi esponenti di spicco delle famiglie della ‘Ndrangheta crotonese. Dalle indagini è emerso che erano già stati pianificati alcuni omicidi.

Sarebbero una ventina i fermi disposti con decreto d’urgenza nell’ambito dell’operazione “Tisifone“. Colpiti esponenti delle cosche di Isola Capo RizzutoCrotone e Petilia Policastro accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, tentato omicidio, estorsione, tentata rapina, incendio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni.

Le misure sono state eseguite dagli uomini della squadra mobile di Crotone e del Servizio centrale operativo con il supporto delle squadre mobili di Catanzaro, Taranto, Mantova e dei reparti prevenzione crimine di Cosenza, Vibo Valentia e Siderno.

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