Si è concluso oggi pomeriggio, nell’aula bunker di Reggio Calabria, il processo abbreviato scaturito dalla maxi-inchiesta antimafia “Eureka”. I giudici hanno confermato l’impianto accusatorio della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, accogliendo integralmente le richieste della Direzione Distrettuale Antimafia guidata all’epoca dei fatti dal procuratore Giovanni Bombardieri.
Al centro del processo, un’organizzazione criminale transnazionale con radici profonde nella Locride, in particolare nelle cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo.
Gli 81 imputati, considerati presunti narcotrafficanti, sono accusati a vario titolo di traffico internazionale di droga, traffico d’armi e riciclaggio di denaro. Pioggia di condanne e decine di pene severe – molte delle quali pari a 20 anni di reclusione . Sei le assoluzioni