Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha effettuato dei controlli a livello nazionale nelle mense delle strutture ospedaliere e sanitarie, per verificare le condizioni igieniche e strutturali oltre che l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e la corrispondenza ai vincoli contrattuali delle ditte assegnatarie.
Le attività hanno interessato 992 punti di cottura e preparazione dei pasti ubicati all’interno di altrettante strutture sanitarie, sia pubbliche che private: 340 di questi hanno evidenziato irregolarità, ovvero oltre un terzo, con l’accertamento di 431 infrazioni penali e amministrative, per 230 mila euro complessivi di sanzioni pecuniarie contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto e dell’uso di ambienti senza una adeguata pulizia e funzionalità.
Nel corso delle verifiche sono stati eseguiti anche numerosi tamponi di superficie e campioni per la ricerca di agenti patogeni e contaminanti sulle aree di maggiore rischio, come superfici di lavoro, vassoi e acqua utilizzata per la preparazione dei pasti.
A seguito delle analisi di laboratorio, sono state individuate cinque positività per la presenza di cariche batteriche superiori ai limiti ammessi.
Quanto alla nostra regione, invece, i Nas di Reggio Calabria hanno passato al setaccio 15 mense e attività di catering per ospedali di tutta la provincia.
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