«Una donna, una mamma, una passione per il calcio: ci stringiamo attorno alla famiglia di Marika Galizia e preghiamo per il suo bambino»: è il messaggio di cordoglio pubblicato dal Milan sul proprio profilo Twitter.
Marika Galizia è la ragazza di 27 anni morta dopo il parto nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Paolo di Savona, arbitro di calcio della sezione di Albenga. Il figlio è ricoverato in gravi condizioni al Gaslini di Genova.

Solo un’autopsia che sarà eseguita venerdì potrà chiarire le cause del decesso della giovane. Dalle prime informazioni fornite dalla Asl savonese, la mamma era arrivata in ospedale per il parto «al termine di una gravidanza nella norma, in salute e con tutti gli esami di routine regolari». Poi l’improvviso aggravarsi dello stato di salute della paziente durante il decorso del parto, dopo il quale è stato disposto il trasferimento in rianimazione e non ce l’ha fatta dopo aver messo al mondo un bimbo, un maschietto, che adesso lotta tra la vita e la morte.
Il piccolo appena nato sta malissimo: è in asfissia perinatale, che vuol dire che c’è assenza di attività cardiaca e respiratoria. Il piccolo è stato trasferito all’ospedale pediatrico Gaslini grazie al Sistema di Trasporto di Emergenza Neonatale attivato immediatamente dai sanitari alla nascita. Le sue condizioni sono critiche tanto che gli specialisti del Gaslini hanno deciso di ricoverarlo nel reparto Patologia Neonatale, intubarlo e sostenerlo con un ventilatore meccanico.

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