Aristide Bava
SIDERNO
Il grande artista mammolese Nik Spatari ha compiuto il suo ultimo viaggio portato a spalla dai suoi più stretti collaboratori per un tragitto molto breve fino ad arrivare in quella che era la sua ultima opera, una cappella adiacente a quello che è ritenuto il suo capolavoro “Il sogno di Jacob”. Spatari stava completando quel suo ultimo lavoro dove, per sua espressa richiesta, voleva essere sepolto tant’è che il Comune di Mammola , come ci ha confermato il sindaco Stefano Raschellà, aveva già fatto una delibera che attendeva solo il nulla osta da parte della Regione Calabria.
Nik Spatari non ha avuto il tempo di completare la sua opera ma il suo desiderio è stato egualmente esaudito. Il suo corpo è stato adagiato in una bara colorata e portata in quel sito, seguita da un ristretto numero di fedelissimi e dalla moglie Hiske Maas compagna d’arte e di vita alla quale spetta adesso il compito di non far disperdere l’immenso patrimonio artistico del Parco Museo Santa Barbara.
Intanto la scomparsa di Nik Spatari ha suscitato profondo cordoglio in tutta la Calabria e nel mondo artistico italiano. Ecco alcuni flash dei primi messaggi di cordoglio pervenuti: Jole Santelli, presidente della Regione, «rendo omaggio a uno dei più grandi artisti calabresi che ha contribuito a costruire le migliori espressioni del Novecento. Come Regione Calabria ci spetta il compito di non far disperdere l’enorme patrimonio artistico che ci è stato donato». Rilancia al presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini: «Spatari è stato non solo un grandissimo artista e architetto internazionale, capace di fare parlare della Calabria nel mondo grazie alle sue opere, ma soprattutto un uomo che ha immensamente amato la nostra terra. Avrebbe potuto raccogliere i più grandi onori nelle Capitali dell’arte, ha invece preferito di vivere, pensare, ideare, creare nella “sua” Mammola. Sono certo che la Regione onorerà il ricordo di questo straordinario personaggio, consentendo al Musaba di continuare ad essere un riferimento per l’arte italiana e internazionale». Giuseppe Falcomatà, sindaco della Città metropolitana: «Nik Spatari è immortale. La sua opera continuerà a parlarci di lui e le future generazioni sapranno sempre e tutto del creatore del Parco Museo Santa Barbara». Franco Iacucci, presidente della Provincia di Cosenza, «una perdita enorme per tutti noi: se ne va un artista straordinario il cui nome resterà immortale». Il presidente regionale dell’Ens Calabria Antonio Mirijello omaggia «l’artista (sordo) di fama internazionale. L’Ens si stringe al dolore della famiglia e di tutta la comunità sorda». Secondo il consigliere regionale Marcello Anastasi «a confortare la perdita di un artista di così elevata statura qual’era Nik Spatari rimane il suo dono più grande, la sua arte, un patrimonio inestimabile che ha voluto regalare alla Calabria e che bisogna preservare e far conoscere a tutti». Denis Nesci, commissario provinciale di Fratelli d’Italia, lo ricorda come un «visionario che ha saputo omaggiare il nostro territorio con arte e innovazione».”. Ma accanto a questi messaggi tanti altri, anche di semplici cittadini che in Nik Spatari riconoscono l’artista esemplare dal grande fascino che lascia , attraverso le sue opere , un’impronta indelebile nella memoria storica e culturale della nostra Calabria e del nostro Paese.

nella foto – La bara colorata portata a spalla