“Io non ho mai chiesto, ne mai chiederò, alcuna deroga al divieto di dimora – dichiara Mimmo Lucano in una intervista a ilmanifesto.it – Non utilizzo strumentalmente il sentimento della pietà. Considero profondamente ingiusta la misura specie alla luce di ciò che sui fatti di reato che mi vengono addebitati ha scritto la Cassazione.
Per il resto vado avanti a testa alta. Ho visto mio padre all’ospedale di Catanzaro, dove era ricoverato, e poi in quello di Locri. Quando l’hanno dimesso ci siamo guardati negli occhi, ci siamo abbracciati e abbiamo capito che forse sarebbe potuta essere l’ultima volta che ci vedevamo. E sia chiaro, io non andrò a Riace neanche nella malaugurata ipotesi dei suoi funerali. Io reclamo giustizia non commiserazione.”
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