IL RICORDO DEL VICE SINDACO DI POLISTENA

MICHELE TRIPODI
Purtroppo questa mattina, dopo una malattia rapida e devastante, un altro caro compagno è volato via.
Domenico Muià amico di sempre non l’ha superata. Mimmo era giovane e voleva vivere ancora, ma si è sfortunatamente imbattuto in un male terribile che non lascia scampo a nessuno, neanche a chi come lui aveva l’orgoglio e la tempra forte della vita.

Con Mimmo mi univa un legame di amicizia di vecchia data che ci ha portato a condividere insieme tanti interessi comuni, tra cui lo sport e la politica.
L’impegno politico ha consolidato i nostri rapporti personali sino a quando dopo la straordinaria vittoria elettorale del 2010 scelsi di nominarlo Assessore Comunale nella mia prima Giunta 2010-2015 con una delega importante, quella ai Lavori Pubblici.
Mi ringraziò a lungo per avere creduto in lui, per lui quella nomina fu un grande elemento di riscatto e di rivincita sul pregiudizio di coloro che ancora oggi pensano che una persona umile e onesta, un figlio del popolo non possa rivestire un incarico pubblico.
Mimmo veniva da una storia semplice, fatta di sacrifici e tante privazioni ma anche di valori umani profondi che non possono né devono essere dimenticati da chi ha l’ambizione di governare questo mondo, purtroppo ancora squarciato da grandi differenze sociali e ingiustizie.
Per molto tempo ho dunque avuto l’onore di avere Mimmo al mio fianco, attraversando con lui momenti belli e difficili della sua vita pubblica e privata.
Ne voglio ricordare due in particolare: il momento della consegna degli alloggi popolari a Villa Italia dopo una battaglia che ha restituito dignità al diritto alla casa.
Quel giorno eravamo tutti soddisfatti e felici, noi per avere raggiunto un risultato politico importante, gli assegnatari delle case per avere ottenuto un’abitazione dignitosa dove poter ricominciare una nuova vita.
L’altro ricordo significativo fu la notte calda del luglio 2012 in cui la ndrangheta sparò alla sua auto parcheggiata sotto casa, per intimidire lui e tutte l’Amministrazione Comunale. Corremmo di notte arrivando quasi subito per dare conforto e incoraggiamento a lui ed ai suoi familiari .
In quella occasione, subito dopo, convocammo il Consiglio Comunale aperto che per la prima volta si svolse in Piazza della Repubblica per respingere l’attacco mafioso ed esprimere tutta la nostra solidarietà a Mimmo ed alla sua famiglia, nonchè per mandare un messaggio chiaro e alla luce del sole rivolto agli autori e mandanti della grave intimidazione: noi non abbiamo paura e non arretriamo di un millimetro.
Fu quello un tragico momento per la città che segnó l’inizio di una serie di intimidazioni mafiose, sempre respinte, contro Sindaco e amministratori che tuttavia non hanno minimamente scalfito il nostro comune impegno pubblico fatto di onestà, trasparenza, coraggio.
Continuammo come sempre a testa alta a mandare avanti il nostro lavoro di amministratori al servizio dei cittadini.

Con Mimmo se ne va una testimonianza della recente esperienza amministrativa della nostra città, e con essa un pezzo di noi tutti che, insieme a tutta la sua famiglia, lo abbiamo voluto bene e gli siamo stati vicino.
Ti porteremo con noi nel nostro cuore a lungo.

Ciao Mimmo, riposa in pace.❤️ ✊