“Faccio parte del gruppo di fratelli iscritti al Goi che non hanno mai accettato che con le maestranze di Raffi e con questa di Bisi il Goi sia stato trasformato in un possedimento esclusivo di una componente, seppure maggioritaria del Goi, rafforzata da un ingresso massiccio di persone senza che vi sia nessun efficiente controllo. Di qui i casi frequenti di indagini e condanne di iscritti al Goi, cosa che negli anni precedenti non avveniva”. Lo ha detto, nel corso di una audizione a testimonianza davanti alla Commissione parlamentare Antimafia, l’avvocato Amerigo Minnicelli, già maestro venerabile della Loggia Luigi Minnicelli di Rossano del Grande Oriente d’Italia. “Ciò che fece scattare la nostra preoccupazione fu nel 2011 l’arresto di Domenico Macrì”, ha proseguito Minnicelli, il quale ha riferito che fino al 1995 gli iscritti al Goi in Calabria erano 600-700 ora sono 2600 “e non si giustifica una crescita in questi termini in alcun modo. Tutto ciò avviene per esercitare un controllo sulla organizzazione”, ha spiegato. Tuttavia, nel corso dell’audizione, c’è stato qualche momento di scontro con la presidente dell’Antimafia Rosy Bindi che gli ha chiesto di essere meno reticente relativamente ai rischi di infiltrazione ‘ndranghetista nel Goi di cui lui ha parlato ripetutamente e che gli sono costati l’espulsione dal Grande Oriente d’Italia. “A noi ci interessa acquisire elementi per dare sostanza alla sua reiterata accusa pubblica. Ci dica nomi e cognomi”, ha chiesto la presidente dell’Antimafia, Rosy Bindi, prima di segretare il resto della seduta. Un’altra affermazione che ha destato l’interesse dell’Antimafia è stata quella pronunciata oggi da Minnicelli, secondo il quale “quando si tratta di potere ed elezioni in Calabria e nel meridione, io penso che il tentativo di trovare accordi è abbastanza visibile. Molti parlamentari, consiglieri comunali e regionali in Calabria si fanno aiutare dalla ‘ndrangheta per essere eletti è un fatto abbastanza acquisito”, ha detto, poi correggendosi: “Ci può essere il tentativo di ricorrere all’aiuto di queste organizzazioni per farsi eleggere…”.

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