E’ morto stamane  il dottore Emilio Brandimarte, già direttore, per tantissimi anni, del distretto nord dell’AS 9 di Locri.  Un professionista  schivo, che non amava le luci della ribalta ma che si è fatto amare moltissimo dai suoi familiari, dai suoi tanti pazienti e dalle persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo e ne apprezzavano non solo la competenza e la professionalità  ma anche “l’umanità” del grande medico, al completo servizio della comunità. Il dottore Brandimarte, perfettamente consapevole di quanto gli stava accadendo, si è “inchinato” solamente davanti ad una rara forma di malattia che negli ultimi tempi lo aveva fortemente debilitato tanto che proprio per questo motivo si era reso necessario un ricovero presso una struttura specializzata di Crotone. Aveva 65 anni. I funerali si svolgeranno lunedì 30 maggio, alle ore 18,30, nella chiesa di San Nicola di Marina di Gioiosa.  Il dottore Emilio Brandimarte ha prestato impeccabilmente un eccellente servizio sanitario in un’area caratterizzata da notevoli difficoltà sociali ed emergenze mediche, definito da tanti addetti ai lavori “un deserto” proprio per lo stato di abbandono in cui versavano (e continuano a versare) uffici e servizi. Un territorio, è bene precisarlo, che all’epoca dell’ASL 9 di Locri comprendeva i comuni che da Siderno si spingevano fino a Monasterace. Del dottore Brandimarte si ricorderanno sempre  le grandi battaglie condotte al fianco della Conferenza dei Sindaci in seno all’As 9 (all’epoca presieduta dal senatore Sisinio Zito) finalizzate alla ricerca di un dialogo continuo con i primi cittadini, che a suo dire “avrebbero dovuto impegnarsi di più per evitare tagli economici sulla sanità ed al contempo lavorare sempre di più per cercare di ottenere un miglioramento dei servizi sanitari presenti sul territorio”. Avviò, sotto la sua dirigenza, servizi nuovi come l’Ufficio Medicina Generale, di Specialistica e Farmaceutica, l’ ufficio protesico per la destinazione di strumenti e materiali destinati alla cura delle malattie. Prima del suo passaggio all’ASP di Vibo Valentia e Catanzaro, dispose il trasferimento del Centro Spastici di Caulonia ( che da un immobile con coperture in eternit nel quale soggiornavano oltre trenta ospiti venne trasferito in un luogo sicuramente più dignitoso) ricevendo, per questo motivo, gli encomi pubblici da parte dell’allora vescovo di Locri, Giancarlo Maria Bregantini che durante gli anni del suo “mandato pastorale locrese” si dimostrò particolarmente sensibile alla questione della dignità del malato. Nel 2005 avviò il CUP – Centro Unico Prenotazioni- che continua a servire migliaia di utenti per la prenotazione delle visite attraverso il numero verde. Avviò anche il presidio medico del Porto delle Grazie, gratuito e rivolto ai marinai e ai turisti del mare e attivò le procedure per l’apertura nella locride del centro ADI (assistenza domiciliare integrata). In una intervista rilasciata al nostro direttore alcuni anni fa, al tempo in cui ricopriva ancora l’incarico di dirigente del distretto sanitario, dichiarò: “ho  imparato una lezione importante, nella nostra sanità il problema non è spendere poco ma spendere bene, non si può fare economia sulla salute del prossimo ma si deve operare per ottimizzare le spese”.  Alla moglie, ai figli ed ai parenti tutti, giungano le più sentite condoglianze da parte del  nostro direttore Antonio Tassone e dell’intera redazione di ecodellalocride.it.  R.I.P.

Lr

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