Dichiarazione del Sindaco di Marina di Gioiosa Ionica, Domenico Vestito, sull’avvicendamento alla guida della parrocchia San Nicola di Bari.
Da qualche giorno è ufficiale la notizia del nuovo e significativo incarico pastorale a cui è stato chiamato dal Vescovo il nostro Parroco, don Giuseppe Albanese. In questi momenti, in molti di noi, se pure in forme diverse, prevalgono la sorpresa e, in alcuni, anche l’indignazione. Sentimenti che non vanno guardati con sospetto e giudicati con frettolosità, ma che sono segno, ciascuno a proprio modo, di affetto, stima e riconoscenza nei confronti di don Giuseppe.
Ventitré anni di amicizia, di frequentazioni costanti, di costruzione di un progetto pastorale insieme non possono essere dimenticati o cancellati da un momento all’altro. E’ giusto che ognuno viva, come può e come sente, una fase decisiva per la vita della nostra città, credenti e non credenti. Tuttavia, non possiamo e non dobbiamo cedere alla logica della recriminazione, accogliamo, quindi, con fiducia la scelta del nostro Vescovo, a lungo ponderata è ampiamente condivisa.
In questi anni don Giuseppe, arrivato giovanissimo a Marina di Gioiosa Ionica, ha saputo innestarsi, con docilità e sapienza amorevoli, nel solco tracciato dal don Salvatore Albanese, rilanciando ed edificando una propria idea di parrocchia e di comunità: fondata, anzitutto, sulla carità umile e sulla testimonianza coerente.
Ha aggregato e fatto crescere generazioni. Molti di noi, che al suo arrivo eravamo poco meno che adolescenti, oggi ci ritroviamo donne e uomini con famiglie, responsabilità, professioni e siamo cresciuti avendo come punto di riferimento don Giuseppe. L’oratorio, i tanti gruppi parrocchiali, la rivitalizzazione sotto una luce nuova delle feste patronali, il giubileo parrocchiale, le opere infrastrutturali, il dialogo con le altre Istituzioni, i momenti felici e travagliati di Marina di Gioiosa Ionica hanno visto sempre la presenza discreta, ma illuminante di don Giuseppe. Il suo essere a Marina di Gioiosa Ionica è stato caratterizzato dall’ascolto sempre pronto, dalla parola misurata e mai eccessiva, dall’umiltà feconda, dalla simpatia contagiosa, dalla condivisione autentica, dalla corresponsabilità praticata. Tutte queste doti e questi insegnamenti, credenti e non credenti, dobbiamo custodirle come una eredità preziosa che don Giuseppe ci lascia e che dobbiamo condividere, con generosità, con il nuovo Parroco, don Massimo Nesci, che il Vescovo ha scelto per Marina di Gioiosa Ionica.
Mons. GianCarlo Bregantini, nel salutare la Diocesi di Locri-Gerace per andare a servire quella di Campobasso, così scriveva: “Lo sanno benissimo i nostri contadini: un albero se non lo poti, muore. Se lo poti, rinnova la sua forza per un raccolto più abbondante… È la logica della vita…Perché la potatura non è mai fatta per “tagliare soltanto”. È fatta soprattutto per ridare nuova vitalità. Certo, il contadino quando taglia, non guarda il ramo che cade. Spesso, anzi, taglia proprio il ramo più grosso, lasciando un esile tralcio che tende al cielo”.
Ecco, Come comunità di Marina di Gioiosa Ionica viviamo proprio questo momento di potatura. Ovviamente lo viviamo con sofferenza – guai se non fosse così – ma dobbiamo interpretarlo anche con fiducia, gratitudine e speranza, per noi, per don Giuseppe che parte e per don Massimo che arriva.
Diciamo GRAZIE, allora, a don Giuseppe. Grazie per tutto quello che abbiamo vissuto, per il tanto che ha seminato con amore pieno e gratuito, per il cammino, a tratti tortuoso, che abbiamo fatto insieme. Grazie per come ci ha compresi. Grazie per quanto ci ha spronati. Grazie per quello che ci ha donato. Grazie per le parole che ci ha sussurrato. Grazie, ma grazie di cuore per come ci ha serviti, in letizia e fedeltà.
A don Massimo, che a breve sarà tra noi, rivolgiamo, con amicizia, quel FAVORITE, che tante volte, in passato, abbiamo sentito risuonare e che rappresenta la nostra ospitalità cordiale. Accogliamolo con fiducia, con affetto, con sincerità. Proseguiamo con lui il cammino che stiamo facendo, sostenendoci a vicenda e facendogli già sentire Marina di Gioiosa Ionica come la sua nuova famiglia