Si è concluso con 7 condanne a complessivi 58 anni di reclusione, e un’assoluzione, il filone dell’abbreviato processo scaturito dall’operazione “Malea”, dall’antico nome di Mammola, condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Polizia di Siderno, coordinati dalla Procura distrettuale antimafia reggina, che ha permesso, attraverso numerosi servizi tecnici di intercettazione, di documentare l’esistenza della “locale di ‘ndrangheta di Mammola”, capace di controllare quel territorio, di condizionarne l’imprenditoria e le attività nel settore boschivo con il metodo delle estorsioni, nonché di finanziarsi anche mediante la produzione e il traffico di sostanze stupefacenti.